Si è svolto ieri sera, al teatro Politeama Garibaldi di Palermo, lo spettacolo del duo comico milanese Ale e Franz intitolato “È tanto che aspetti?”, organizzato da Centodieci Mediolanum in collaborazione con l’Amministrazione comunale del capoluogo per Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Un format inedito sui valori dell’amicizia e della solidarietà, basato sulla relazione con il pubblico, che ha previsto momenti d’incontro e situazioni d’intrattenimento attraverso l’interazione con gli spettatori.
Alessandro Bisentini e Francesco Villa, in arte Ale e Franz, nascono ufficialmente nel 1992, ma il loro “battesimo televisivo” avviene nel 2000 con la partecipazione alla trasmissione Zelig. Proprio a Zelig, nascono le maschere che li hanno resi celebri al grande pubblico e che, ieri sera, sono state riproposte dal duo comico in un medley esilarante e gradevole.
Ecco, allora, arrivare sul palco il “noir“(nero) dei due malavitosi imbranati Gin e Fizz che, tra un colpo in banca e una sparatoria alle quali, stranamente, non partecipano quasi mai, litigano sull’esistenza e il significato dei “modi di dire”: Gin:“Hey Fiz, è stata fatta la rapina in banca?”. Fiz: “Sì, è andato Frank”. Gin: “E com’è andata?”. Fiz: “Bene, l’ha fatta Franca!”.Gin: “Ma non l’aveva fatta Frank, chi è questa Franca?”. Fiz: “È un modo di dire, significa che è salvo”. Gin: “Scusa che c’entra adesso questo Salvo?”. Fiz: “Lascia perdere!”.
I due gangster pasticcioni lasciano poi spazio ai due vecchietti che discutono ad un tavolino davanti ad un bicchiere d’acqua. Il primo arriva rapidamente e si siede, mentre il secondo ci impiega molto di più e viene incoraggiato “amabilmente” dall’amico: “Dai, forza, che devo andare a prendere mia nipote all’asilo e, se non ti sbrighi, finirò con l’andare a prenderla al liceo”.
E per ultima arriva lei, “la panchina”, dove Alessandro legge il giornale e, all’improvviso, si ritrova a conversare con Francesco: Francesco: “Mi scusi è libero questo posto? (Era palesemente libero)”. Alessandro: “No, c’è l’uomo invisibile! Ma no, non lo vede che è vuoto?”. Francesco: “E come faccio a vedere l’uomo invisibile, mi scusi? Non vorrei schiacciarlo col mio peso”. Alessandro: “Senti, Ettore, spostati va”.
Al termine dello spettacolo, i due comici hanno risposto ad alcune domande poste da Chiara Ventura, responsabile Mediolanum Corporate University Educational Program, e a quelle poste dal pubblico. È intervenuta una simpatica signora che ha chiesto al duo di cantare la canzone “Grande amore” del trio canoro “Il Volo” ma, poiché Ale e Franz declinarono gentilmente la richiesta temendo una cattiva figura, la stessa ha intonato la canzone dando vita ad un momento esilarante.
Momento altrettanto esilante è quando viene chiesto loro di elencare tre difetti e tre pregi che l’uno riscontra nell’altro. Francesco (Franz), dice: «Beh, Ale una volta era riccio, questo era un bel pregio (ride), è creativo, è una brava persona. Per quanto riguarda i difetti, è interista, ogni tanto mi sfotte per i “qua e là” e non è più riccio». Alessandro, invece, dice: « Franz è buono, tenace e preciso, poi, però, è milanista, si dimentica le cose e, ancora peggio, non se ne accorge. È gaffe man!».
Sulla scia del sodalizio artistico, ma anche personale, che lega i due artisti da 25 anni e li unisce nel lavoro e nella vita, poniamo anche noi una domanda in merito ai progetti solidali e di beneficenza che stanno seguendo insieme in quanto artisti, ma soprattutto, in quanto persone sensibili e vicine ai temi sociali: «L’attività a cui ci stiamo dedicando in questo momento è quella della nostra onlus, la cui finalità è quella di realizzare piccoli progetti che, però, raggiungono degli obiettivi enormi».
«Poi, invece – prosegue Franz – abbiamo lavorato per le piccole cose, come aiutare una mamma che scopre che il figlio deve sottoporsi a delle visite mediche, e tutte quelie persone che, dall’oggi al domani, si ritrovano a dover fronteggiare un problema e non sanno come fare, siamo il loro primo aiuto».
«Siamo convinti – continua Franz – che una goccia nel posto giusto possa aiutare qualcuno, magari non disseta, ma gli toglie un po’ l’arsura. Noi non pubblicizziamo la nostra onlus – conclude il duo – perché, per i progetti che facciamo, non ne abbiamo bisogno, ma potete aiutarci con il 5×1000 alla “Ale e Franz and Friends onlus” che, per noi, è importantissimo».
Al termine dell’incontro, Ale e Franz, parlano dei loro progetti presenti e futuri, riferendo che hanno terminato la tournée, in vista della pausa estiva, che riprenderà ad ottobre dal titolo “Nel nostro piccolo” che si protrarrà fino ai primi mesi del 2019. Vorremmo, inoltre, dedicarci al teatro classico, allontandoci un po’ dai testi che abbiamo fatto finora. Il difficile del nostro lavoro – spiegano – non è recitare, ma scrivere le battute e il pensiero che ci preme quando andiamo in scena è chiederci se l’abbiamo scritto bene”.