sabato, 23 Novembre 2024
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Il Palchetto della Musica va recuperato per la sua piena fruizione, l’annuncio dell’Assessore Samonà

L'Assessore Alberto Samonà: “Restituire decoro al prezioso gioiello neoclassico dopo tanti interventi con fondi pubblici. Il denaro dei cittadini non va sprecato”

Coperte, giacigli di fortuna, casse di birra, graffiti sulle colonne e rifiuti di ogni genere fanno in questi giorni da cornice al palchetto della Musica di Palermo, gioiello architettonico che si trova lungo il Foro Umberto I. La situazione è stata segnalata l’altro ieri all’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà da un giornalista di palermolive.it che, nell’intervistarlo, ha rappresentato lo stato di degrado del monumento: sporco e abitato abusivamente.

“Il palchetto della musica del Foro Italico, realizzato nel 1846 su progetto di Domenico Lo Faso e Carlo Giachery, è una preziosa testimonianza neoclassica che va sottratta con urgenza al degrado. Mi impegno a rappresentare la situazione in Assessorato – aveva annunciato nel corso del’intervista l’assessore Alberto Samonà – affinchè si solleciti chi di competenza a vigilare sul manufatto per offrirlo alla fruizione dei cittadini e dei turisti. Una maggiore attenzione e cura restituirebbe ai cittadini un prezioso gioiello che, in questo momento, sembra abbandonato al suo destino”.

Il palchetto, sottoposto a vincolo ai sensi del Codice dei beni monumentali e del paesaggio è, infatti, assoggettato all’obbligo di tutela. E’ per questo che, con una lettera indirizzata al Sindaco di Palermo e agli assessori interessati, la Soprintendente Lina Bellanca, ha invitato Leoluca Orlando, nella qualità di proprietario, ad intervenire per la salvaguardia del bene monumentale.

“Il comune – si legge nella nota – ha più volte effettuato, anche recentemente con l’ausilio del ‘Progetto Pilota’, numerosi interventi di manutenzione ordinaria programmata che, visto il perdurare dell’attuale uso improprio del luogo, rischiano di essere totalmente vanificati”.

L’invito, quindi, ad “attivare una maggiore vigilanza che possa fungere da deterrente rispetto ad atti vandalici o ad usi impropri”.

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