domenica, 29 Dicembre 2024
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Il Padiglione Italia della Biennale di Venezia valorizza Brancaccio con l’ecowalk ”Sposare la Notte”

Il PUBLIC PROGRAM è coordinato da Adriana Rispoli, e le iniziative sono realizzate in occasione del Padiglione Italia alla 59esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il Commissario del Padiglione Italia è Onofrio Cutaia, il curatore Eugenio Viola, e l’opera di Gian Maria Tosatti.

Si è svolto venerdì 9 settembre a Palermo l’evento Sposare la notte – cammino terzo, ecowalks con g. olmo stuppia dal tema “Carsici come l’acqua”.

Dopo il primo episodio a Sacca San Mattia e il secondo presso il Quartiere Cantieri a Palermo, continua il ciclo di appuntamenti Sposare la notte, condotto da g. olmo stuppia, parte del Public Program coordinato da Adriana Rispoli in occasione del Padiglione Italia alla 59esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Questo cammino terzo del progetto, sempre a Palermo, è stato volto alla scoperta del quartiere Brancaccio – Ciaculli.
Brancaccio-Ciaculli è il quartiere più denso di Palermo, compreso nella II Circoscrizione comunale e racchiuso tra il fiume Oreto e il nuovo centro commerciale “Forum”, si estende a sud-est della città antica inglobando un insieme di elementi, antichi e moderni, in un conglomerato di parti urbane e di lamierini che delimitano orti e palazzine.
All’interno del quartiere sono presenti un bene censito come WHL Unesco, il Ponte Ammiraglio ed il Castello di Maredolce, architettura arabo-normanna la quale sorge in un contesto paesaggistico di interesse storico.
Oggi, la figura civile più importante per il quartiere è quella di Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993. Rispetto alla campagna ed alla città, per gli abitanti di Brancaccio, Ciaculli, Settecannoli e Acqua dei Corsari il mare è solo un retro. Da decenni si accumulano sulle coste detriti su detriti.

La flânerie ha avuto inizio dalla settecentesca Chiesa San Ciro (ai piedi di Monte Grifone), per poi discendere verso la Costa Sud di Palermo – carsici come l’acqua – a lambire misteriosi luoghi, tra terrazze brutaliste e soglie da svelare.

I prossimi EcoWalks


Cammino quarto: Padiglione Italia – Mose (dall’Arsenale nord) | Sabato 8 ottobre, 18.00 – 24.00

L’ultimo capitolo si svolge completamente in barca, con una deriva nautica che conduce presso le bocche del Mose partendo dell’Arsenale Nord di Venezia, sede del Padiglione Italia. Questo cammino ha come protagonista l’opera pubblica più costosa al mondo, costruita dal Consorzio Venezia Nuova e ancora oggi oggetto di enormi polemiche: il
Mose. L’opera si inserisce in una lunga tradizione italiana, g. olmo stuppia ne offre una lettura particolare, presentandola come performance dell’incompiuto, ma anche come forma di protezione: una barriera sia fisica sia mentale rispetto all’accettazione dei cambiamenti che l’umano si è tirato addosso. Il Mose è una realtà molto discussa,
solo in parte funzionante. Con la straordinaria partecipazione dall’ing. Giovanni Cecconi, ex capo della Control Room, i partecipanti hanno la possibilità di conoscere la funzionalità dell’opera, scoprirne i delicati meccanismi interni, ma anche i costi per il mantenimento, così come il lavoro che ancora deve essere fatto e il pensiero che si deposita dietro a
questa mastodontica opera pubblica. La macchina della Laguna, l’equilibrio artificiale dai tempi della Serenissima, continua ancora.
Meeting Point Padiglione Italia, Giardino delle Tese, Arsenale di Venezia.
Prenotazione obbligatoria: +39 3933154973

Calendario delle prossime attività

Terza Ambasciata Italiana | 10 settembre 2022
Fondazione Merz, ZAC Cantieri Culturali della Zisa, Palermo
Talk
Beatrice Merz, Presidente Fondazione Merz in dialogo con Eugenio Viola nell’ambito della mostra Ordo Naturalis/Ordo Artificialis

Sposare la Notte. Venezia e Palermo | maggio, giugno, settembre, ottobre 2022


Un progetto “performativo” di g. olmo stuppia (Milano 1991, vive tra Venezia e Palermo).
Quattro “walkscape” alla scoperta dell’estetica della “provincia diffusa” e dei suoi effetti sul territorio scegliendo come case study le città di Venezia e Palermo. Ispirati al collettivo Stalker e alla poetica di Tarkovskij, interesseranno quattro aree della provincia italiana, sondandone l’anima e le contraddizioni, per evidenziare l’abuso di potere della cultura
industriale verso la natura e la rivincita di quest’ultima.

Il Public Program del Padiglione Italia, oltre alle tre Ambasciate Italiane – Museo Madre, Napoli, Marevivo, Museo di Scienze Naturali, Venezia, Fondazione Merz, Cantieri della Zisa, Palermo – ha invitato 10 Istituzioni Culturali internazionali, operanti in paesi dove il dibattito sulla post industrializzazione e la sostenibilità ambientale è, per diversi motivi, urgente. Ogni istituzione coinvolta organizzerà un talk, invitando un artista e/o uno scienziato, a dialogare con un esponente del mondo della cultura, moderati da un loro rappresentante interno all’istituzione.

Info:

www.creativitacontemporanea.beniculturali.it
www.notteecomete.it

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