“Ali d’Angelo” è il nuovo romanzo di Massimo Benenato con la prefazione del giornalista e scrittore Antonio Fiasconaro, novità editoriale di Spazio Cultura Edizioni pubblicata nella collana editoriale “Spazio Narrativa” diretta da Biagio Balistreri. Un romanzo che affascinerà tutti i lettori, e come si augura lo stesso scrittore, figlio del celebre attore Francesco Benenato in arte Franco Franchi, “una storia romantica, intricata e appassionante, di cui spero vi innamorerete perdutamente”. Ecco le date in cui è possibile poter incontrare l’Autore: Giovedì 30 novembre, alle ore 17:30, incontrerà i lettori nella sede della casa editrice nei locali di Spazio Cultura Libreria Macaione, in via Marchese di Villabianca, 102 a Palermo.
Venerdì 1 dicembre, alle ore 16:30, sarà ospitato dalla Comunità di Campofelice di Roccella, nell’Aula Consiliare in via Civello, 62, grazie al Circolo AUSER.
Lunedì 4 dicembre, alle ore 18:00, sarà ospitato dalla Comunità di Termini Imerese al Circolo Stesicoro in Corso Umberto e Margherita, 68, grazie al Lions International Distretto 108Yb Sicilia, Lions Club Termini Himera Cerere.
Martedì 5 dicembre, alle ore 16:00, sarà ospitato della Comunità di Aci Castello proprio nel Castello della cittadina, un bellissimo e antico borgo marinaro.
Sabato 9 dicembre, le iniziative nella data della scomparsa di Franco Franchi
Per questa giornata “speciale” è previsto un appuntamento altrettanto speciale per celebrare il grande attore palermitano. Alle ore 18:00, è previsto un evento culturale nei locali dell’Officina Artistica Panormos, in via Generale Arimondi 5/A, a Palermo. Dopo l’accoglienza di Massimo Benenato all’ingresso del salone si esibiranno in brevi performance sul palco: Toti e Totino, Marcello Mandreucci, Salvo Capizzi, Giusi Ferrante e Manfredi Russo.
“L’ETICA DELLA SOLIDARIETÀ a difesa dei Diritti dell’Uomo”
Sabato 2 dicembre, alle ore 10:30, nella Sala Lanza dell’Orto Botanico in via Lincoln, 2 a Palermo, avrà luogo un dialogo aperto su “L’ETICA DELLA SOLIDARIETÀ a difesa dei Diritti dell’Uomo”. L’iniziativa di incontro è organizzata e promossa dal Rito Simbolico Italiano Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani e il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia in collaborazione con Spazio Cultura. Dopo i saluti di Maurizio Accardo, Presidente della Loggia Regionale Oreto del Rito Simbolico Italiano e di Massimo Fiore, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia del Grande Oriente d’Italia, introdurrà l’argomento Gerardo La Mantia, Presidente del Collegio Panhormos del Rito Simbolico Italiano. A seguire interverranno Alessandro Cecchi Paone, divulgatore scientifico-culturale, Giovanni Cecconi, promotore di attività sociali e Alessandro Palumbo Presidente del Collegio Mediolanum del Rito Simbolico Italiano. Al termine le conclusioni del Gran Tesoriere del Grande Oriente d’Italia Giuseppe Trumbatore e del Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano Marziano Pagella. A moderare l’incontro sarà Nicola Macaione di Spazio Cultura (Per partecipare e accedere alla sala bisogna accreditarsi telefonando al numero 333 1890960).
LA MOSTRA BAMBINELLI
Venerdì 1 dicembre, alle ore 17:30, a Spazio Cultura Libreria Macaione, si svolgerà l’inaugurazione della mostra dei “Bambinelli”. Per tutto il periodo natalizio e sino al 31 gennaio si potranno ammirare nei locali della libreria tantissime riproduzione artigianali dei bellissimi bambinelli di cera della tradizione palermitana, tutti pezzi unici.
Il culto del “Bambinello” nelle case private raggiunge il suo apice tra il ‘600 e il ‘700 nell’aristocrazia cittadina. La presenza del Gesù bambino all’interno della casa favoriva pratiche di meditazione individuale sulla vita di Cristo e diveniva centro emozionale per sentimenti di tenerezza, innocenza e purezza. Le radici di ciò sono da ricercarsi nel tardo Medioevo quando era consuetudine per la giovane in procinto di sposarsi o di entrare in convento, portare con sé una scultura di Gesù da bambino spesso con relativo guardaroba: nel primo caso aveva funzione propiziatoria per la maternità, mentre alle spose di Cristo consentiva riti consolatori per la maternità negata e favoriva la riflessione sulla umanizzazione di Dio. Conseguenza di ciò è stata, da una parte la sempre più alta specializzazione di artigiani-artisti, dall’altra una forte spinta al collezionismo.
“Un paradiso popolato da diavoli. La Sicilia negli occhi degli altri”
Martedì 28 novembre, alle ore 18, alla libreria Spazio Macaione, lo scrittore Antonino Cangemi presenta il suo ultimo libro “Un paradiso popolato da diavoli. La Sicilia negli occhi degli altri”, edito da Dario Flaccovio Editore. Con l’autore interviene Augusto Cavadi, saggista e filosofo. Letture dal libro a cura di Daita Martinez. Un libro che sorprende nei suoi itinerari, nel caleidoscopio di nomi, scrittori, artisti vari – siciliani e non, o quasi. Un vortice di geografie e storie dentro la Sicilia, dalla Sicilia al mondo, da qui ancora alla Sicilia: e al suo mito, a quanto muta per tornare sempre uguale, in una terra dove dimorano gli dèi ma anche i demoni della Storia. L’antica madre di Savinio unisce Goethe e D’Arrigo. L’età divina delle origini Freud e Jünger. L’impulso erotico fa dialogare Lawrence e Brancati. L’insieme di passioni, contrasti, di humus fertile e suolo accecato, pulsa in De Amicis, Ibn Jubayr e Verga. Lo sdegno di Cicerone contro Verre scorre in Dolci, su su fino a Falcone e Borsellino.
La Sicilia: Sole-Terra che irradia di sé e si fa irradiare.” Così Daniela Marcheschi condensa sapientemente i contenuti di Un paradiso popolato da diavoli. La Sicilia negli occhi degli altri di Antonino Cangemi. Queste pagine ripercorrono la storia – dai tempi dell’antica Grecia alla seconda metà del Novecento – e accompagnano il lettore in un intrigante viaggio in una Sicilia vista con sguardo diverso da letterati, artisti, studiosi che non sono nati nell’Isola, ma l’hanno visitata: da Platone a Pasolini, passando per Caravaggio, Goethe, Maupassant, Freud, senza dimenticare principi dello spettacolo come Totò. Gli occhi curiosi dei poeti s’incontrano con quelli esploratori degli intellettuali in una Sicilia che seduce e respinge, bella e maledetta, cara agli dèi e tentata dai diavoli.
Antonino Cangemi racconta i diversi approcci dei non isolani con la Sicilia in modo discorsivo e accattivante ma con scrupolosa attenzione alle fonti di ricerca e nelle sue pagine descrive una Sicilia dalle mille sfaccettature tutta da scoprire, per chi vi vive e chi non vi vive.