domenica, 22 Dicembre 2024
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Il mondo all’incontrario

Prendendo spunto dal titolo di un articolo su la Repubblica dal titolo: “Milano, manifestante No Green Pass bloccato da Polizia chiama i Carabinieri”, voglio scrivere due parole su questa diatriba dei vari No Questo, No Quello.

Cosa diceva l’articolo che riguardava il manifestante No Pass? Il tizio sabato scorso stava partecipando all’ennesima manifestazione in piazza a Milano, era stato bloccato, tra piazza Fontana e il Duomo dal cordone di polizia schierato per non fare dirottare i manifestanti dal luogo autorizzato, ed allora lui che fa? Chiama il 112 per denunciare i poliziotti per sequestro di persona.

Sul web e sui social si è scatenata l’ironia sull’accaduto. Quella che mi è sembrata più simpatica è che i poliziotti gli hanno risposto in coro “il 112 siamo noi, siamo noi”.

Ma davvero il mondo è finito sottosopra? Mi chiedo. Mi sembra di stare a testa in giù, quasi, quasi dò ragione ai terrapiattisti che negano che la terra sia tonda. In effetti non è tonda perché la terra è leggermente ovale schiaccia ai poli. Quindi ho capito che, la terra gira su se stessa, noi siamo un giorno siamo a testa in su e l’altro a testa in giù.

A testa in giù non è una bella posizione, il sangue affluisce alla capoccia e possiamo avere delle conseguenze imprevedibili, tipo: si annebbia la vista. non riusciamo a respirare bene, la testa ci gira e non da ultimo rischiamo di cadere nel vuoto. Ah, menticavo: c’è l’attrazione terrestre che ci tiene ben saldi a terra, ma in merito i terrapiattisti come la pensano? Cadiamo nel vuoto o no! Appena ne incontro uno glielo chiedo.

Dunque, tornado ai vari no questo, no quello, è possibile che ci siano delle persone che negano tutto e il contrari di tutto: i no tav, i no olocausto, i no covid, i no green pass, i no perbenisti, i no accentisti, i no alla sarda salata, i no al cacio cavallo, i no al pane fresco, i no chi sacciu io (che so io) e chi più ne ha più ne metta. Insomma, i no tutto e tutti proliferano ogni giorno sempre di più.

Mi sono convinto che questo virus “Covid 19 e le sue varie varianti” ci ha dato alla testa. Non me ne vogliano chi ha sofferto veramente e c’è l’ha fatta per un pelino e chi invece non c’è l’ha fatta, ma mi sa che per tanti l’effetto psicologico del virus è stata l’alterazione dell’equilibrio psico-demenziale-elettrostatico-somatico-generalista- … del cervelletto, del lobo frontale, del lobo parietale, del lobo occipitale, del lobo temporale, etc. etc.

Picciotte & picciotti, voglio lanciare un appello: la vogliamo smettere di negare pure chi sono nostra madre e nostro padre? Capisco che “Mater semper certa, pater incertus” (è sempre certo chi sia la madre, non chi sia il padre) come asserivano i nostri avi latini?

E basta, non se ne può più, adesso siamo diventati tutti esperti, tutti sociologi, medici, tuttologi … c’è ne intendiamo di tutto, basta leggere sul web o meglio ancora sui social qualunque cosa, senza confutare la notizia con fonti affidabili, e diventiamo esperti di tutto e di più.

Torniamo con i piedi per terra, vi assicuro che la terra è tonda, qualcuno dirà: ma come fai a esserne sicuro? Perché me lo a detto mio papà, e il papà non mente mai, o no!

Guardiamo al futuro con più fiducia, vero è che: “la fiducia è una cosa seria e si dà alle cose serie” (recitava così un Carosello, di un bel paio di anni fa” un’azienda che produceva, e produce, latte e suoi derivati), che mi trova d’accordo. La fiducia è una cosa molto seria, ma ogni tanto anche se con il beneficio dell’inventario, bisogna darla questa benedetta fiducia a occhi chiusi, altrimenti non si va da nessuna parte.

Non dico che i “no” non si devono dare, ma ponderiamo bene quali dare o quali non dare, un bel SI è più liberatorio di un brutto NO.

Chi vivrà vedrà. Speriamo bene, incrociamo le dita e tocchiamo ferro.

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