“Il lavoro nell’epoca post Covid” è il tema che dibatterà, dalle 21.15 alle 22 di giovedì 8 aprile, Domenico De Masi, docente emerito di sociologia del lavoro alla Sapienza Università di Roma e fondatore della Società Italiana Telelavoro, nell’ambito del progetto “Breve storia del futuro. Quale cultura per la cittadinanza”, promosso dalle associazioni “Genitori e Figli” e “Piazzetta Bagnasco”, dal “CIDI PALERMO” e da Logos, valorizzando e dando nuova vita all’esperienza decennale dell’associazione “Genitori e Figli” e del CIDI PALERMO con il progetto “Educare oggi”.
De Masi ci spiegherà come la pandemia ha determinato un cambiamento importante nella modalità lavorativa.
«A causa del coronavirus, infatti, in poche settimane – spiega De Masi – otto milioni di persone in Italia (tre miliardi nel mondo) si sono ritrovate a lavorare da casa. Una necessità che ha garantito anche la tenuta di alcuni comparti (società di energia, editoria, consulenza, organizzazioni non profit, banche, assicurazioni). Il mutamento che si è generato andrà probabilmente a modificare l’intero assetto socio-economico del nostro Paese. L’idea di lavorare lontano dall’ufficio – smart working – è da molti considerata una novità assoluta. In realtà, però, c’è chi teorizza questo scenario da almeno un paio di decenni».
La partecipazione è gratuita. Bisogna, però, iscriversi attraverso il sito associazionegenitoriefigli.it
I prossimi incontri:
15 aprile: Antonio Pascale, scrittore, Da Pinocchio a Masterchef, dalla fame all’abbondanza: la millenaria storia dell’Agricoltura in due slide;
22 aprile: Gianna Cappello, docente di Sociologia dell’Educazione e dei Media presso l’Università di Palermo, presidente MED, Educare alla cittadinanza nella società in rete;
29 aprile: Silvia Vegetti Finzi, psicoterapeuta e docente di Psicologia dinamica all’Università di Pavia, Le donne, il futuro, la natalità: se non ora, quando?;
6 maggio: Sergio Sorgi, vice presidente di Progetica, studioso di welfare e temi socio grafici, Alla ricerca della felicità.