Villa Malfitano Whitaker (in via Dante a Palermo) questa domenica aprirà dalle 11 alle 18 per l’ultimo weekend del Genio di Palermo, il festival delle Vie dei Tesori in collaborazione con l’Università. La visita si chiuderà con una degustazione di Marsala stravecchio della cantina Curatolo Arini.
Da venerdì, si potrà visitare dalle 9,30 alle 12,30, il Museo della Specola (pizza del Parlamento 1) lì si potranno ammirare strumenti complessi di personaggi appassionanti (il principe astronomo Giulio Tomasi o il primo direttore della Specola, il matematico massone Piazzi che scoprì l’asteroide Cerere Ferdinandea, ma sbagliò i calcoli e rischiò di perderlo di vista), e raggiungere la terrazza da cui si domina la città.
Sabato e domenica si entrerà nel vivo di questo ultimo weekend del festival: a partire dalle 34 tavole su cui insegnava Ernesto Basile che aveva particolarmente a cuore i suoi studenti, spiegate dai professori appassionati capitanati da Ettore Sessa che di questi schizzi conosce ogni voluta, ogni arabesco, ogni angolo che pare librarsi in aria. E se al dipartimento di Architettura (viale delle scienze Ed.14, solo sabato dalle 10 alle 13.30), si studia il genio di ieri, bisogna dedicare tempo e spazio anche agli artisti di oggi: a Palazzo Valguarnera (piazza Bellini, 5, sabato e domenica fino alle 20,30) Marco Papa, mentre sta lavorando ancora sulle sue sculture con l’anima in fibra di carbonio, sta anche rileggendo un suo “Nono Genio” tra disegni e una piccola scultura in pece greca. In via Giusti 20 (sabato e domenica dalle 10 alle 18,30) aprirà lo studio di Domenico Pellegrino che prima di dedicarsi alle luminarie creative, ideava per i suoi arditi supereroi, una mistura segreta; il suo Genio – dal bozzetto al mood board – ospitato all’Orto Botanico, aprirà in notturna sabato dalle 19 alle 21, dove, entro le 19, ci sarà anche la mostra sul Genio di Palermo (la manifestazione d’arte che animò la città dal 1998 al 2005) attraverso gli scatti storici di Sandro Scalia e Ezio Ferreri.
Alla ricerca del Genio anche sull’arazzo settecentesco di Palazzo Comitini (via Maqueda 100, solo sabato dalle 10 alle 17,20) e lungo lo scalone monumentale di Palazzo delle Aquile (piazza Pretoria 1, sabato e domenica dalle 10 alle 17,30), e poi, a Palazzo Isnello (via Isnello 10, solo domenica dalle 10 alle 13) che ospita lo splendido affresco di Vito D’Anna.
Ultima occasione anche per lasciarsi intrigare dalla precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile: i serbatoi di San Ciro (via Ciaculli 5) e le sorgenti del Gabriele (stradella Riserva Reale 8) aprono sabato e domenica dalle 10 alle 16,30. E non va persa neanche la Casina Cinese (via Duca degli Abruzzi 1) con la sua tavola matematica, vero esempio di genialità al servizio della privacy dei re Borbone: sabato è aperta dalle 10 alle 17,20, ma domenica (fino alle 12,15) si potranno aggiungere le delicate cucine reali che fanno parte del vicino Museo Pitrè.
Ed ancora, il MEC (corso Vittorio Emanuele 452, sabato e domenica dalle 10 alle 17), il museo tecnologico dedicato al mondo di Steve Jobs; l’Oratorio dei Bianchi (via dello Spasimo 16, sabato e domenica dalle 10 alle 17,30) dove rivive la mano geniale degli stuccatori Serpotta o le Stanze al Genio (via Garibaldi 11, sabato e domenica dalle 16 alle 20); le carceri dello Steri (sabato in notturna, dalle 19 alle 21) e tra i palazzi, ritorna Villa Zito (via Libertà 52, sabato e domenica dalle 10 alle 13) con la sua collezione di paesaggisti ottocenteschi; e il diruto Palazzo Costantino (via Maqueda 215), da dove si potrà osservare dall’alto l’incrocio dei Quattro Canti (e la tanto criticata scultura di Arcangelo Sassolino).
LE PASSEGGIATE
Sono sei le passeggiate di questo ultimo weekend del Genio di Palermo, guidate da docenti appassionati: si comincia sabato alle 10,30 con l’architetto Daniele Ronsivalle riannodando il filo che lega la città al suo (amato, odiato) fiume Oreto, dal ponte dell’Ammiraglio a Borgo Ulivia. Due i percorsi scelti dall’urbanista e prorettore alla Terza Missione, Maurizio Carta: alle 11 dallo Stand Florio condurrà una passeggiata ispirata all’alleanza tra centri e margini, per cambiare il punto di vista sulle periferie. Domenica invece racconterà i progetti in corso e le prospettive di rigenerazione del waterfront della città, dal porto ritrovato al debutto della costa Sud.
Sabato alle 11 da piazza San Domenico, il giornalista Mario Pintagro riparte alla scoperta delle antiche maestranze di artigiani che producevano le carte da gioco. Alle 17, lo storico dell’arte Sergio Intorre cercherà le fascinazioni dei viaggiatori del Grand Tour attraverso i luoghi del centro storico segnati dalla presenza del Genio. Sabato si chiude al tramonto nella riserva naturale di Sferracavallo dove la docente di pedagogia e terapeuta Elena Mignosi, guiderà un’esperienza di ascolto profondo e di simbiosi con la natura attraverso respirazione e movimenti.
Il programma del festival Il Genio di Palermo, le schede e gli approfondimenti sono sul sito www.leviedeitesori.com con tutte le info necessarie per partecipare a visite, passeggiate, esperienze.