martedì, 24 Dicembre 2024
spot_img
HomeSiciliaIl festival di primavera a Sciacca: dal 26 marzo al 10 aprile...

Il festival di primavera a Sciacca: dal 26 marzo al 10 aprile con le vie dei tesori

FerdinanDea, è il nuovo progetto delle Vie dei Tesori che quest’anno organizza a Sciacca un’edizione primaverile del suo Festival: tre weekend alla scoperta della città tra visite ai luoghi, narrazioni, tour, pesca notturna, mostre, visite ai laboratori del corallo. E un videomapping in notturna nell’atrio del Museo del mare, firmato da Odd Agency, visitabile ogni giorno dall’1 al 10 aprile (non solo nel weekend), dalle 19.30 a mezzanotte. Tutto declinato sul mito dell’isola “che (non) c’è”, o “isola pensante” come invece la dipinge da trent’anni Franco Accursio Gulino che esporrà, nello Spasimo ritrovato, una mostra che è una summa del suo lavoro e che tesserà con i suoi dipinti un filo rosso tra i luoghi aperti alle visite. Un museo diffuso legato tutto da FerdinanDea, dove in ogni luogo si potrà scoprire un’opera.

SCIACCA dunque ritornano Le Vie dei Tesori – da sabato 26 marzo a domenica 10 aprile – con il supporto del Comune – con questa edizione inedita che precede di poco la Pasqua, tre weekend in cui si potranno visitare alcuni luoghi simbolo della cittadina, prima fra tutti la chiesa dello Spasimo che, chiusa da anni, aveva riaperto le porte durante l’edizione autunnale del festival, divenendo subito un sito importante di ripartenza e recupero del territorio.

Poi torri campanarie, collezioni private, case d’artista, giardini segreti, chiese dimenticate; il videomapping farà rivivere la forza della natura sul prospetto del Museo del mare appena intitolato a Vincenzo e Sebastiano Tusa. Poi le esperienze e le passeggiate: su un aereo biposto si volerà sulla città, i sub più esperti potranno immergersi sul vulcano sommerso. Si potrà sfrecciare nei vicoli stretti su una coloratissima apecar, visitare le botteghe degli orafi e assistere al lavoro dei ceramisti, partecipare alla pesca in notturna o andare a lezione di uncinetto.

La formula resta sempre quella del festival: basta programmare le proprie visite, o acquistare i coupon on line e recarsi sul posto dove si verrà guidati alla scoperta dei luoghi. È consigliata la prenotazione. Sul sito leviedeitesori.com a breve tutte le informazioni.

FERDINANDEA A SCIACCA

L’Isola Ferdinandea è il segreto meglio conservato di Sciacca, fonte di ispirazione per Flaubert, Verne e Pirandello, spunto infinito di narrazioni. L’isola che sfugge ai potenti e ritorna alla natura.

Ci sarà un unico percorso a tappe, sulla scia delle opere di Gulino che, simili a orme indelebili, condurranno il percorso nei luoghi e nei diversi appuntamenti, che rinsalderanno il rapporto della città con il mare, gli artigiani, il tempo. Un programma, nato con il supporto del Comune di Sciacca, realizzato in collaborazione con numerose associazioni del territorio. Si visiteranno, oltre alla chiesa dello Spasimo, anche il Fazello (il complesso gotico catalano della famiglia del frate domenicano, padre della Storia siciliana che oggi custodisce tesori d’arte che abbracciano mezzo millennio di storia, una sezione figulina e una settecentesca “Sacra Famiglia” di Mariano Rossi); la torre campanaria della chiesa di san Michele, il parallelepipedo perfetto, dove si completerà la visita con le dolci Cucchitelle delle monache; i tetti della Chiesa del Carmine con la cappella segreta e un Cristo commovente, raggiungendo poi le campane.

Dalla chiesa di San Nicolò La Latina (la più antica di Sciacca, esempio concreto dello stile arabo normanno) si passerà al giardino segreto di Palazzo Licata Borsellino dove si racconterà dell’ova murina di Donna Beatrice. Riaprono le porte le residenze private: Casa De Cicco all’interno del cinquecentesco Palazzo Rabingallo, che accoglie presepi, cimeli, mobili antichi e manufatti in ceramica siciliana, e che saranno mostrati dai padroni di casa; e Casa Scaglione ricostruita nei dettagli come magione d’epoca dove è allestita una straordinaria mostra del Consorzio del Corallo che racconta la nascita e la lavorazione dei coralli venuti alla luce dai fondali dell’Isola Ferdinandea. Un filo raccolto dal Museo del corallo Nocito dove invece saranno esposte antiche stampe e preziosi gioielli antichi legati al racconto della Ferdinandea. Invece al Mudia scorreranno gli ex voto, quelli popolari in legno, e quelli nobili e intarsiati. Si entrerà anche alla Casa circondariale che era il chiostro del convento del Carmine, eretto nel XIII secolo dai Perollo e dai Carmelitani, da poco arrivati a Sciacca; e nelle antiche e sorprendenti grotte preistoriche del Caricatore che divennero le granaie, e ospitarono il famoso oro biondo che rese Sciacca uno dei quattro Vicariati in Sicilia, sede della Zecca.

LE ESPERIENZE

In cielo, in mare, via terra: si proverà l’ebbrezza di guidare (seppure per pochi attimi) un biposto. Chi possiede un brevetto da sub, potrà immergersi sul vulcano, là dove emerse l’isola Ferdinandea, tra anemoni gioiello, stelle marine, torpedini e barracuda, delfini e tartarughe … fino all’interno del cono vulcanico. Ma si potrà anche salire in bici e percorrere la strada del mare, da ammirare anche dalla barca; o pescare di notte alici e sardine alla luce delle lampare, creare una saponetta profumata o partecipare a un laboratorio di uncinetto; e poi c’è il giardino di casa Scandaglia per un laboratorio green, a contatto con la natura. Ma si potrà anche assistere alla performance degli artigiani, tra questi, gli orafi come Pippo Conti che lavora ancora il corallo come una volta; Antonio Carlino che costruisce statuine in uniforme o Salvatore Sabella che è affascinato dagli smalti.

GLI EVENTI

Al programma di visite, passeggiate e esperienze, si accompagna un programma di eventi speciali: nella chiesa dello Spasimo sarà allestita la personale di Franco Accursio Gulino che, dopo “Domus” inaugurata in autunno, presenta  “Ferdinandea. Lo studio del pensiero”, curata da Anthony Francesco Bentivegna e costruita raccogliendo il filo di FerdinanDea. L’ispirazione di Gulino parte dagli anni Settanta, quando l’artista ha avvicinato il mito dell’isola emersa dalle acque, trasformandola in una Terra promessa e rifugio degli oppressi, ma anche forma di denuncia contro i potenti. La mostra diventa così un’esperienza immersiva nel pensiero artistico di Gulino, tra tele, sculture, installazioni, proiezioni, pannelli biografici, didascalici, fotografici e performance. All’interno della mostra sarà allestito “lo studio del pensiero”, alla luce di una candela, destinato alla meditazione e alla scrittura. La mostra precede e inaugura il festival, venerdì 25 marzo alle 18.

Era Ferdinandea sarà invece il videomapping che OddAgency proietterà sul prospetto del Museo del Mare per ricreare la potenza della Natura, l’unica a poter vantare diritti sull’isola Ferdinandea. Un evento spettacolare, dal forte significato simbolico: la nascita e la morte di una terra libera che l’uomo non riuscì mai a possedere. Tra gli eventi cui si sta lavorando, anche un reading teatralizzato sulla storia dell’isola, a cura di Franco Bruno (26 marzo); e la presentazione del progetto di fruizione multimediale dell’attuale Museo del Mare.

LE PASSEGGIATE

Le passeggiate de Le Vie dei Tesori saranno otto: si potrà partire alla ricerca degli antichi mulini a acqua, cercare le tracce del regista Pietro Germi che qui girò due film; andare in bici e salire in apetaxi e lanciarsi a rotta di collo tra i vicoli stretti e antichi; contare le icone nel quartiere dei marinai o cercare le nobildonne medievali.

COME PARTECIPARE

Per partecipare a FerdinanDea basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul leviedeitesori.it. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate, gli eventi e le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su leviedeitesori.com.

Info point all’Ufficio turistico – corso Vittorio Emanuele, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. tel. 0925.20478.

CORRELATI

Ultimi inseriti