Secondo i risultati di uno studio pubblicato dall’Istituto scientifico della sanità pubblica belga (ISP), il colorante per cibi al caramello, il più diffuso e più utilizzato al mondo, può risultare essere nocivo per la salute.
Dà al cibo un colore ambrato e per ricreare il gusto del grigliato, il caramello è usato nelle bevande analcoliche a base di cola, ma anche in molte materie prime come per esempio birre, salse, aceti, dadi, ghiaccio, ecc.
La ricetta di base (E150a) è spesso modificata con l’aggiunta di ammoniaca (E150b), solfiti (E150c) o queste due sostanze combinate (E150d).
Ottenuto per fusione, tra lo zucchero e l’acqua, il caramello per l’effetto del calore, produrrebbe queste sostanze chimiche. L’ISP ha rilevato quattro che avrebbero potenziale tossico: THI (sostanza che previene le reazioni immunitarie dell’organismo a funzionare correttamente), 5 – HMF (sostanza che presenta un alto potenziale tossicologico), 2 – MEI e il 4 – MEI (agenti che possono essere cancerogeni per gli esseri umani).
In termini di normativa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare europea basa il suo controllo “perché ha solo pochi dati relativi alle concentrazioni effettive delle sostanze nel prodotto alimentare finale neoformato. L’ISP inoltre ha segnalato che le concentrazioni delle sostanze sono solo controllate a livello della produzione del caramello”.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rileva che l’Istituto sottolinea il rischio di esposizione a queste sostanze neoformate, soprattutto tra i bambini. Esso intende anche sensibilizzare i consumatori e li incoraggia a cambiare le loro abitudini alimentari tenendo conto della menzione ‘fuorvianti’del ‘caramello nell’elenco degli ingredienti.