Una storia semplice, di inquietudini, disincanto, amori perduti e rimpianti, trasformata in un capolavoro in versi dal genio di Puškin edalla sensibilità di Čajkovskijche ne ha fatto un’opera cardinale del teatro musicale. Evgenij Onegin,l’opera lirica in tre atti e sette quadri, composta nel 1878 da Piotr Il’ic Čajkovskij, tratta dall’omonimo romanzo in versi di Puškin, torna da venerdì 19 maggio alle 20:00, sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo, dopo 24 anni di assenza. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Magdeburgo e dell’Opéra de Lorraine e la mise en scène del giovane regista svizzero Julien Chavaz. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo, dirige il maestro Omer Meir Wellber che l’aveva già fortemente voluta come opera inaugurale della Stagione 2021, poi sospesa e riprogrammata a causa del Covid.
Nel ruolo della protagonista, Tatiana, che nell’ultimo allestimento del Teatro Massimo nel 1999 fu di Mirella Freni, canta il soprano Carmen Giannattasio enel cast alternativo Natalia Tanasii. Mentre Onegin, archetipo dell’eroe romantico, è il baritono Artur Rucinski e nelle repliche Nikolai Zemlianskikh. I mezzosoprani Helene Schneiderman e Victoria Karkacheva interpretano rispettivamente Larina e Olga, mentre il tenore Saimir Pirgu è il poeta romantico Vladimir Lenskij e nelle repliche è Pavel Petrov. Completano il cast Margarita Nekrasova nei panni di Filipp’evna, Giorgi Manoshvili è Principe Gremin, James Kryshak Monsieur Triquet, Andrii Ganchuk Zareckij/Un capitano. La scenografia è firmata da Amber Vandenhoeck, i costumi da Sanne Oostervink. Luci di Eloi Gianini. Orchestra e Coro del Teatro Massimo, Maestro del Coro Salvatore Punturo. Repliche fino al 25 maggio.
Il debutto sarà preceduto da due appuntamenti di introduzione all’ascolto: venerdì 12 maggio, alle 18:00, in Sala Onu, a cura degli “Amici del Teatro Massimo” Anna Tedesco, presidente dell’Associazione e Andrea Gullotta, docente di lingua russa, presentano“Evgenij Onegin”. Domenica 14 maggio, alle 18:00, Beatrice Monroy sempre in Sala Onu, per “Vi racconto l’opera”, parlerà di “Evgenij Onegin” insieme agli attori Stefania Blandeburgo e Gigi Borruso.
La prima di venerdì 19 maggio sarà disponibile dalle 20:00 in diretta streaming sulla Web Tv del Teatro, www.teatromassimo.it.
“Contrappunto”, la mostra di Elisabeth Scherffig, dal 14 maggio al Teatro Massimo
CONTRAPPUNTO
ELISABETH SCHERFFIG
Teatro Massimo | Palazzo Butera
14 Maggio / 5 Novembre 2023
Sarà inaugurata domenica 14 maggio alle 18:30 in Sala Pompeiana la mostra di Elisabeth Scherffig “Contrappunto”, nata dalla collaborazione fra Teatro Massimo e Palazzo Butera.
Teatro Massimo e Palazzo Butera presentano una mostra congiunta che collega idealmente le sale del palazzo settecentesco affacciato sul mare con il Teatro, cuore pulsante della città. Elisabeth Scherffig, Contrappunto (14 maggio – 5 novembre 2023) ripercorre le scelte dell’artista tedesca che ha creato le immagini della campagna di comunicazione della stagione 2022-2023 del Teatro Massimo con una mostra che fa dialogare musica e disegno. L’artista, che ha alle sue spalle una carriera internazionale ed espone per la prima volta a Palermo, presenta le sue opere nel foyer e nella Sala Pompeiana del Teatro e nella Sala 19 del secondo piano di Palazzo Butera. Si potranno vedere le sue straordinarie prove grafiche, a pastello, spesso di grandi dimensioni, a confronto con l’architettura e le decorazioni del Teatro.
“La Scherffig ha immaginato, apposta per questa collaborazione, una sovrapposizione di due piante di Palermo, dove il Teatro si proietta al di fuori dei suoi confini e finisce per assumere la scala del porto, luogo dell’accoglienza e dello scambio” – dice Claudio Gulli, direttore di Palazzo Butera, che aggiunge – “Nell’immagine che accompagna la stagione del Teatro Massimo, su quest’opera sono poggiate due teste – in organza di seta e porcellana e in porcellana rivestita d’oro. La testa dorata, dal lato del centro storico, sussurra qualcosa all’orecchio del Teatro: da quel lato si giocano i veri destini della città, da lì arriva la voce più calda. La testa bianca abita la città moderna, forse ha uno sguardo più distante e ricettivo. Può ascoltare in fondo il suono profondo della storia e interpretarlo, a suo modo, come se fosse un individuo proiettato nel futuro. È qui che si colloca anche la predisposizione di chi vede in Palazzo Butera un tassello ulteriore, privato ma aperto a tutti, di un mosaico cittadino”. Al Teatro Massimo oltre alle due teste, la pianta sdoppiata di Palermo e quattro pastelli di grandi dimensioni, un altro punto forte della mostra sarà Quasi un paesaggio (2003) i dieci pannelli di seta ricamata che saranno esposti al centro della Sala Pompeiana. Mentre a Palazzo Butera la sala della mostra sarà dedicata ai ficus che l’artista ha ritratto in più occasioni e che sono stati utilizzati dal Teatro Massimo per l’immagine della Traviata. Questo inserimento arricchisce la presenza delle opere della Scherffig nel percorso espositivo del Palazzo, dove al piano terra sono visibili lavori appartenenti alla serie Vitrea e altri disegni dal formato monumentale.
“Il Teatro Massimo si propone come spazio aperto di dialogo tra le arti – dice il sovrintendente Marco Betta. Grazie all’accordo di collaborazione che abbiamo siglato con la Fondazione Palazzo Butera abbiamo l’opportunità di far conoscere al nostro pubblico il lavoro di una artista straordinaria come Elisabeth Scherffig. Con il suo tratto e la sua visione ha interpretato la centralità del Teatro nella vita culturale della città e ha disegnato una trama di architetture naturali e urbane che suggeriscono un’idea polifonica di città – che condividiamo – che intreccia i linguaggi del presente”.
L’inaugurazione, domenica 14 maggio alle 18:30, è a ingresso libero. Nei giorni successivi la mostra è visitabile con il biglietto unico fra Teatro Massimo e Palazzo Butera (15 euro) che dà accesso alla visita guidata completa del Teatro Massimo e permette di visitare le trenta sale che compongono il percorso espositivo di Palazzo Butera. Oppure in ciascuna delle due sedi, acquistando un biglietto singolo, con le relative riduzioni. Orari: Teatro Massimo tutti i giorni, da lunedì a domenica dalle 9:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17.30) www.teatromassimo.it; Palazzo Butera: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00 www.palazzobutera.it.
Elisabeth Scherffig è nata a Düsseldorf nel 1949, vive a Milano dal 1971. Il suo lavoro si compone di tessiture di diversi materiali. Dalle opere su carta, dove affiorano spesso frammenti di città, alla scultura in porcellana, le combinazioni esplorano effetti di luce soffusi e delicati. Il paesaggio urbano è un filo conduttore della sua ricerca e negli anni ha sperimentato sovrapposizioni, trasparenze e leggerezze, fino a creare un lessico personale. Al suo percorso sono state dedicate monografie, come Urbs et civitas (a cura di Angela Madesani, con testi di Gillo Dorfles e Antonello Negri, Baldini Castoldi Dalai, 2009), e mostre in Italia (Parva sed apta mihi, Milano, Studio Francesco Messina, 2014) e all’estero (Vitrea, Londra, Faggionato Fine Art, 2012; Over under sideways down, New York, Faggionato Fine Art, 2005). Nell’allestimento di Palazzo Butera inaugurato nel 2021, alla Scherffig è dedicata un’intera sala del piano terra. Fra le altre opere esposte, i disegni del grande ficus di Piazza Marina sono stati concepiti apposta per Palazzo Butera.