E’ grande il Palermo di Beppe Iachini. Settimo risultato utile consecutivo, 4 vittorie e 3 segni X nelle ultime 7 partite, che hanno visto accendere le luci della ribalta al Renzo Barbera ed in trasferta per una squadra che fa dell’organizzazione la propria arma vincente. Anche ieri non è stato facile superare l’avversario di turno, un Sassuolo che viveva un momento sostanzialmente simile a quello degli Iachini Boys. Centrocampo che è un mix di incisività, intensità e geometrie, attacco veloce e sbarazzino, difesa abbastanza arcigna, sorretta ieri ancora una volta da un monumentale Stefano Sorrentino. Unica pecca nel match contro gli emiliani, la mancanza di cinismo di una squadra che ha condotto per intero il match( rete di Rigoni di testa al 3′) ed ha sciupato almeno 3 clamorose palle goal con Maresca,Rigoni e Vazquez. Oltre al solito Dybala ed all’importantissimo rientro del Mudo Franco Vazquez, vero ago della bilancia di questa squadra perchè capace di fare da collante tra mediana ed attacco, ieri è tornato a brillare Enzo Maresca, dopo qualche partita in cui era calato di ritmo. L’ex doriano ha permesso ai rosanero di condurre in superiorità numerica buona parte della ripresa, ed ha mostrato quella tranquillità necessario che solo calciatori dalla grande esperienza e dal forte carisma sanno fare. Nel primo tempo i neroverdi si sono mostrati osso duro, con una buona intensità di gioco e qualche pericolo per Sorrentino, il quale si è esaltato però nel recupero con una parata prodigiosa su Zaza, dopo il goal del vantaggio decisivo siglato da Andrea Belotti, che ha regalato una festa di S.Lucia dolcissima ai tifosi del Palermo, che stavano mal digerendo il match a seguito del pari al minuto 85 di Pavoletti. Invece proprio il gallo è tornato a segnare, dopo la doppietta di Napoli dello scorso mese di Settembre. Ritorno alla rete fondamentale per il numero 99 rosanero, che non aveva ancora esultato davanti ai propri tifosi. Il Palermo adesso ha 21 punti, al 9° posto in classifica, e certamente nessuno dei tifosi sognava a questo punto di trovarsi una squadra così difficile da affrontare per tutti.
