lunedì, 23 Dicembre 2024
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Il “Cammino di Santiago”

Santiago de Compostela, il pellegrinaggio per fede e per sport

Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela si fonda sulla visita alla tomba dell’apostolo Giacomo scoperta agli inizi del nuovo IX secolo in Galizia. Questa scoperta che diede un notevole impulso alla crescita e allo sviluppo di una città che durante il medioevo rivaleggiò con Roma e Gerusalemme per arrivare ad essere la meta di migliaia di fedeli e Pellegrini che arrivavano da tutto il mondo.

Già prima dell’anno mille sono documentati pellegrini tedeschi e francesi,

poi la devozione si estende vertiginosamente a tutti i popoli d’Europa ed accende un pellegrinaggio che ancora non si è spento anche se nei secoli ci sono stati diverse crisi. Oggi si può dire che il fenomeno è in costante crescita. Tale fenomeno avrà nel tempo conseguenze determinanti nella formazione della civiltà occidentale che lascerà profondi segni nelle città tali da far dire a più voci che l’Europa si è formata attraverso il pellegrinaggio compostellano.

Nelle pagine di storia si nota come già dopo l’anno mille si crea una complessa rete viaria che unisce tutti i popoli dell’Occidente Cristiano a Santiago.

Nascono i cammini di Santiago vie consacrate alla presenza di importanti reliquie assistite e difese dagli ordini ospitalieri e protette dei re.

Tutta la cristianità palpita intorno ai grandi itinerari di pellegrinaggi.

Il pellegrino diviene oltre che un “Viandante del Sacro alla ricerca di Dio”, un operatore culturale di prima qualità che, anche se analfabeta, tesserà tra città, tra paesui un fittissimo ordito e trama di informazioni e un fecondissimo scambio di conoscenze e di esperienze .

Le difficoltà del cammino e i molteplici rischi faranno nascere, inoltre, un forte senso di solidarietà tra i pellegrini e di appartenenza a una civiltà comune.

Ospedali e confraternite segneranno in tutte le Città d’Europa il ricordo di un’esperienza vissuta da milioni di persone.

Come si evince dalla storia, era il 1122 quando ebbe origine l’Anno Santo che viene celebrato, da allora, ogni 6, 5, 6 e 11 anni, circa 14 anni giubilari ogni secolo. L’Anno Santo o Anno giubilare compostellano è un momento in cui la Chiesa concede ai fedeli grazie spirituali uniche, a imitazione di quanto dice la Bibbia sull’Anno giubilare degli israeliti: ogni 7 anni era un anno sabbatico, in cui la terra veniva recuperata da coloro che l’avevano venduta per necessità e gli schiavi acquisivano la loro libertà. La decisione è di Papa Callisto II, nel 1122, poi Papa Alessandro III nella Bolla “Regis aeterni” del 1179, conferisce la perpetuità a questo Giubileo.  Gli anni Santi compostellani che vengono proclamati quando la festa di San Giacomo Santiago cade di domenica, insieme alla persistenza di un cammino fisico ben identificabile allo stesso simbolo ed invito al pellegrinaggio, così come una tradizione fortemente radicata, hanno permesso alla continuità della devozione compostellana per oltre 1000 anni.

 Alla fine del secondo millennio il “pellegrinaggio compostellano” ha ripreso pieno vigore spingendo verso Santiago un gran numero di persone molte delle quali lungo le vecchie strade medievali, dove si sta sempre di più tessendo nel nome della solidarietà, della fede, degli scambi, una civiltà ed una cultura sempre più utile per l’Europa dei nostri giorni.

Per affrontare il “Cammino” è necessario curare ogni minimo dettaglio, come il prepararsi nello sforzo richiesto dal portare, per circa un mese, uno zaino sulle spalle. Si tratta di un cammino che per la quasi totalità dei partecipanti è principalmente un pellegrinaggio.

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