Sarà una nuova esperienza quella proposta dal parco archeologico di Selinunte per due mattine all’alba, mercoledì 17 e domenica 21 agosto quando quattro voci liriche, con fiati, percussioni e piano, affronteranno al nascere del sole, celebri arie, canzoni popolari e persino una scorribanda pop.
Il format è quello di CoopCulture già sperimentato negli anni, ma sarà un approccio inconsueto – costruito in stretto contatto con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana guidato da Alberto Samonà – che offre l’opportunità di una visita diversa e nuova del Parco archeologico di Selinunte. E si lega in maniera indissolubile al lavoro degli archeologi che proprio, da poche settimane, hanno disegnato l’antica, enorme agorà – quasi 33mila metri quadrati – evidenziando l’importanza di Selinunte nel passato. La sua storia sarà raccontata dalle guide durante l’alba, miscelata alle musiche che irromperanno nella narrazione. Una visita personalissima e unica in cui le note incontrano la storia e l’archeologia riesce a dialogare con la musica di ogni tempo per offrire allo spettatore uno spettacolo unico.
“Il Parco di Selinunte è enorme, evocativo, profondo, colmo di storia – interviene il direttore, Felice Crescente – Questo sarà un modo per scoprirlo dal suo cuore notturno, complice un momento irripetibile. Le scoperte di queste ultime settimane hanno portato Selinunte alla ribalta internazionale: ora tenteremo di farla conoscere anche sotto una luce del tutto nuova per il pubblico”.
“Portiamo a Selinunte un format sperimentato e di successo, ma tentiamo anche un’operazione inedita, la miscela di lirica e pop all’alba – racconta Letizia Casuccio direttore generale di Coopculture – La visita sarà un’esperienza che inizierà quando i templi sono ancora immersi nel buio, e proseguirà via via con il nascere della luce, con i cantanti che appariranno come visioni improvvise. Un esperimento, quello di CoopCulture, che può diventare un modello di promozione e storytelling da esportare anche in altri siti”.
Saranno diverse “stazioni” in cui i cantanti – i soprani Federica Maggì e Emanuela Sala, i tenori Luciano Giambra e Hang Chan Hui, accompagnati da Maurizio Maiorana (fiati percussione e voce), Manuel Scarano (chitarra e voce) e Marcello Iozzia al pianoforte – sembreranno emergere dal buio per accompagnare verso l’aurora, seguendo la drammaturgia musicale di Giovanni Mazzara, il creatore di Buongiorno Notte, che ha scelto brani che ben si sposano all’ambientazione e al momento.
Il percorso narrativo
Si snoderà a partire dal Tempio F e lo attraverserà per raggiungere colonne e rovine di un antico passato che occupano l’area orientale da dove la luce sembrerà nascere improvvisa. Le guide racconteranno dell’arrivo dei coloni da Megara Hyblaea e della nascita dell’antica Selinus, dei templi imponenti, dei santuari e dell’enorme Agorà da poco finalmente delimitata, la più grande mai conosciuta. Ecco le arie “notturne” in maniera diversa, la dolcezza di Leonora e la leggerezza di Musetta, la speranza di Calaf, il brindisi sontuoso: Tacea la notte placida da Il Trovatore; Quando m’en vo (Il Valzer di Musetta) da La Boheme; Nessun dorma da Turandot; Libiam ne’ lieti calici da La Traviata; Il Cigno da Il Carnevale degli animali di Camille Saint Saens, Soave sia il vento da Così fan tutte e L’ho perduta me meschina da Le Nozze di Figaro; le canzoni popolari che rendono omaggio all’alba, O sole mio, la serenata E vui durmite ancora a Mattinata di Leoncavallo, la ninna nanna Durme Durme. E le scorribande pop anni ’60 e ’70, ma anche un medley da Hair, ovvero Aquarius e Let’s sunshine.
Al parco archeologico di Selinunte è in programma un calendario di eventi tra musica, spettacoli, versi, libri e teatro.
Fino al 14 agosto al Baglio Florio è allestita la mostra documentaria dell’ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino“. Questi i primi appuntamenti fino a domenica 21 agosto: il 17 il primo spettacolo all’alba e la sera alle 20 al tempio A, le letture dantesche della compagnia Bonagiuso.
Il 19 torna il festival curato da Umberto Leone e dedicato al cantastorie e anarchico selinuntino Pino Veneziano, al Baglio Florio. 20 e 21 agosto, la presentazione di due film: la fiction “Rinascere” di Giancarlo Commare e “Anime nere”, noir drammatico di Francesco Munzi, del 2014 di cui parlerà uno degli interpreti, Fabrizio.
ALBA A SELINUNTE
Parco archeologico di Selinunte
17 e 21 agosto | ore 5
(ingresso dalle ore 4,30)
Interpreti:
Maurizio Maiorana: fiati percussione e voce
Manuel Scarano: chitarra e voce
Federica Maggì: soprano
Emanuela Sala: soprano
Luciano Giambra: tenore
Hang Chan Hui: tenore
Marcello Iozzia: pianoforte
Direzione organizzativa e tecnica: Manuel Scarano
Direzione artistica: Giovanni Mazzara.
Biglietto: 20 intero, 18 ridotto 7-18 anni | gratuito 0-6 e accompagnatori disabili acquistabile sul sito www.coopculture.it