Grande appuntamento con la letteratura internazionale a Palermo, giovedì 18 settembre (ore 18:30), con Jami Attenberg e il suo romanzo “I Middlestein”, edito da Giuntina. La scrittrice americana ne dialoga con la giornalista Eleonora Lombardo, traduzioni di Florinda Mulone. L’incontro è alla libreria Modusvivendi, Via Quintino Sella (Palermo), che in esclusiva regionale si è assicurata la presenza dell’autrice per parlare di questa storia commovente e terribile di una famiglia ebraica, appunto “I Middlestein”, appartenente alla middle class di Chicago e partorita dal suo estro creativo. In questa storia c’è l’analisi della quotidianità che lentamente si deteriora nei rapporti e la solitudine che resta in fondo ai cuori di chi si ama profondamente. Al centro di tutto c’è la madre di famiglia, Edie, una donna grassa ed alta, così grassa che potrebbe scoppiare, ma che tutti apprezzano per il suo lavoro di avvocato, per la mente acuta, per la sollecitudine verso i familiari, gli amici e persino i conoscenti della sinagoga. Per piu’ di trent’anni Edie e Richard Middlestein hanno condiviso la vita; una solida famiglia di Chicago, due figli, una bella casa, un buon lavoro, molti amici. Poi tutto viene sconvolto da Edie stessa che cambia, appunto, mangiando troppo. La donna è tormentata dal cibo, pensa a questo ed agisce in conseguenza, ma se non smette non le rimarrà molto da vivere. Quando il marito decide alla fine di lasciarla, tocca ai figli (Robin e Benny) prendere il controllo della situazione. Robin, polemica e irrisolta ma generosa, e’ determinata a farla pagare al padre per aver lasciato sola la mamma; Benny, un uomo tranquillo, padre di famiglia che e’ solito concludere le giornate con uno spinello, preferirebbe lasciare che le cose procedano per il loro corso. Sua moglie Rachelle, donna perfezionista e un tantino stressata, e’ decisa invece a salvare la suocera, ma la missione risulterà molto piu’ ardua dell’organizzare la grandiosa festa per il b’nei mitzvah dei loro due gemelli. Nel frattempo la protagonista del romanzo continua a mangiare e a ingrassare, ma forse questa, chiara sensazione che si insinua gradatamente nel lettore, non e’ l’unica responsabile per quello che andrà poi a succedere. Edie e la sua lenta scientifica autodistruzione diventano così lo specchio della fragilità di tutti: del marito Richard, dei figli e dei nipoti, della nuora Rachelle che mangia solo verdure crude. , scrittore e saggista statunitense, e grande estimatore del libro, che, fra l’altro, è il primo della Attenberg ad essere tradotto in Italia, ha dichiarato: “Ho ammirato la compassione di Jami Attenberg e la sua maestria nel saper raccontare una storia”. Si badi bene, però, la trama de “I Middlestein” pur facendo perno su Edi e la sua “bulimia”, nonchè sulla famiglia di lei, è raccontate con fine umorismo e questo è un altro punto a favore per avvicinare lettori nuovi al libro. Jami Attenberg, già autrice di quattro romanzi, è nata nel 1971. Laureata alla John Hopkins University, collabora con riviste e giornali tra cui il New York Times e Nerve.