mercoledì, 20 Novembre 2024
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I bibliotecari si mettono in gioco: alla Facoltà di Giurisprudenza i libri si colorano d’arte

Sarà visitabile fino a venerdi 11 maggio, presso la biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza, in via Maqueda 172 a Palermo, la mostra collettiva di pittura, disegno e fotografia intitolata “Non solo libri, i bibliotecari si mettono in gioco“, inserita all’interno dell’iniziativa de “La settimana delle Biblioteche”, che vede coinvolti 8 artisti che svolgono il ruolo di bibliotecari all’interno della Facoltà.

Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo
Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo

Sono Marianna Buzzotta, Rosaria Carta, Franco Ciminato, Rosi Di Grigoli, Luisa Incontrera, Sabrina Ippolito, Angela Sciascia e Marco Torcivia gli “artisti per un giorno”, o meglio, per cinque giorni, cioè per la durata della mostra, che si sono “messi in gioco” per esplorare il magico mondo dell’arte attraverso diverse, personali espressioni legate da un elemento comune: il colore.

La foto "Per-corso" di Marco Torcivia presente alla mostra
La foto “Per-corso” di Marco Torcivia presente alla mostra

Si dissociano da tale predominante, le foto di Marco Torcivia, fotografo professionista e bibliotecario, le cui opere fotografiche, cinque in tutto, sono quasi tutte in bianco e nero ad esclusione di una. Dissolvenze, giochi di luci e ombre, inquadrature particolari ed effetti sapientemente equilibrati caratterizzano la piccola collezione di Marco Torcivia in esposizione e introducono l’intero percorso espositivo.

Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo
Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo

È, infatti, dal bianco e nero che poi, quasi come un’esplosione cromatica, giungono i colori, le forme, i contorni delineati di stravaganti soggetti che prendono corpo man mano si prosegue il percorso espositivo. Gli innumerevoli testi antichi riposti sugli scaffali fungono da parete per le opere e, quasi, queste ultime, vi si adagiano comodamente creando un effetto ottico di grande impatto.

Il tempo non è una componente rilevante, anzi, è solo una linea di demarcazione tra ciò che è stato (i libri) e ciò che è (le opere) lasciando libero spazio ad uno scenario futuro fatto di innovazione e tradizione, di cultura e incontro interdisciplinare per procedere verso un domani tutto da scrivere (e disegnare).

 

 

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