Uscito nelle sale il 20 novembre, “Hunger Games: Il canto della rivolta”, prima parte del terzo capitolo della saga di Suzanne Collins, è già in cima ad ogni botteghino sbancando, con numeri record, in Italia ed in America. Nel solo primo giorno di programmazione italiana, infatti, si parla di un incasso di 671 mila euro, superando l’incasso delle prime 24 ore del secondo capitolo della saga “La Ragazza di Fuoco”. In America, invece, il film raccoglie un incasso di 17 milioni di dollari, dato inferiore ai 25 milioni del secondo capitolo uscito il 27 novembre scorso ma che risulta essere il dato migliore dell’anno, superando “I guardiani della Galassia”. L’incasso minore è dovuto, molto probabilmente, alla mancanza del costo aggiuntivo IMAX i cui schermi ad alta risoluzione sono al momento impegnati dalla proiezione di Interstellar.
Il premio Oscar Jennifer Lawrence torna ad indossare i panni dell’eroina Katniss Everdeen che, ora più che nelle precedenti situazioni, si trova ad essere portavoce dei ribelli in guerra contro Capitol City, mentre Francis Lawrence si riconferma regista dopo “La ragazza di fuoco” senza deludere le grandi aspettative che i fans della serie hanno avuto. Il film, infatti, si mostra molto attinente al libro, portando sul grande schermo lo stesso pathos che i lettori hanno ritrovato nel libro inserendo anche scene che, nella parte scritta, vengono magari poco affrontate per dar spazio ad altri personaggi principali. Lascia senza fiato, in positivo ovviamente per chi ha amato il personaggio, la comparsa di Effie Trinket, interpretata da Elizabeth Banks, che non è presente nel libro. È stata proprio la stessa scrittrice a dire al regista, dopo la visione de “La Ragazza di fuoco”, a dire “È impossibile che Effie Trinket non faccia parte del film”.
Ad accompagnare Jennifer Lawrence, grandi star: Josh Hutcherson, nel ruolo di un Peeta inedito e che mostra non poche sorprese agli spettatori, Liam Hemsworth, che interpreta un Gale più agguerrito che mai, Sam Claflin, nel ruolo di Finnick Odair distrutto dall’arena e dalla lontananza del suo amore Annie, Woody Harrelson, nei panni del magnifico Haymitch, Donald Sutherland, che interpreta un magistrale Presidente Snow in tutta la sua cattività, Julianne Moore, la Presidente Coin del Distrutto 13 e Philip Seymour Hoffman, lo stratega Plutarch, scomparso lo scorso febbraio a cui è stato dedicato il film. Sui titoli di coda scorre la scritta “In Loving Memory of Philip Seymour Hoffman”.
A curare la colonna sonora del film, Lorde, la diciassettenne Neozelandese il cui singolo Royals, quadruplo disco di platino, si è aggiudicato due Billboard Music Awards e due premi Grammy. La ragazza ha fatto un lavoro talmente ottimo che il regista le ha chiesto di curare tutta la tracklist della colonna sonora.
Meltdown – Stromae ft. Lorde, Pusha T, Q-Tip & Haim
Dead Air – CHVRCHES
Scream My Name – Tove Lo
Kingdom – Charli XCX ft. Simon Le Bon
Lost Souls – Raury
Yellow Flicker Beat – Lorde
The Leap – Tinashe
Plan The Escape (Son Lux Cover) – Bat For Lashes
Original Beast – Grace Jones
Flicker (Kanye West Rework) – Lorde
Animal – XOV
This Is Not A Game – The Chemical Brothers ft. Miguel
Ladder Song – Lorde
Anche la stessa Jennifer Lawrence si mette alla prova nel canto in questo capitolo della saga. È lei, infatti, ad intonare la canzone The Hanging Tree (L’albero degli impiccati) in una delle parti, a mio parere, più emozionanti del film.
Un film che deve essere visto, portando con sé, magari, anche qualche fazzoletto.
Voto 8/10.