Questa mattina a Palazzo delle Aquile a Palermo, è stata presentata la XVIII edizione dell’Happening della Solidarietà che si terrà il 30 novembre e l’1 dicembre al Real Teatro Santa Cecilia, promossa ed organizzata dal Consorzio Sol.Co. Rete d’Imprese Sociali Siciliane, con il patrocinio del Comune di Palermo. L’iniziativa, divisa in cinque sessioni, con oltre 25 rappresentanti delle organizzazioni del terzo Settore, si svilupperà e si concentrerà sui temi del Welfare.
Presenti alla conferenza stampa: il Sindaco Leoluca Orlando, l’Assessore alla Cittadinanza Solidale, Giuseppe Mattina, il Presidente del Consorzio Sol.Co. Francesco Passantino, organizzatore della manifestazione, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della Lumsa di Palermo Giampaolo Frezza. Il tavolo di lavoro ha visto la concertazione e la partecipazione di tutte le forze coinvolte.
Il primo intervento è stato quello dell’Assessore alla Cittadinanza Solidale, Giuseppe Mattina, che ha ufficialmente aperto i lavori: «Abbiamo scelto Palermo, Capitale della Cultura, per questa tre giorni nella quale la parola “cultura” sarà portata quasi all’esasperazione perché crediamo che questo termine non sia fine a sé stesso, ma abbia la sua più profonda origine latina, che la definiva col siginificato di “culto”, del “coltivare”. Quindi, il cambiamento sociale e culturale di una città richieda necessariamente una rivoluzione di tipo culturale. Questo 18° Happening è una dimostrazione di volontà da parte dei soci della rete Sol.Co., composta da circa 2500 impiegati, tutti cooperatori sociali che ogni mattina si alzano per cercare di aiutare i più deboli. Parleremo anche di immigrazione in maniera diversa, raccontando le migliori storie di ragazzi immigrati che sono cittadini italiani a tutti gli effetti».
Il secondo intervento è stato del professore Giampaolo Frezza: «Ritengo che questa amministrazione comunale ha già intrapreso la giusta curvatura sulle tematiche di coesione sociale. La LUMSA intende, in quest’ottica, di non vedere i ragazzi come contenitori di informazioni, ma come persone».
La parte conclusiva della conferenza è stata affidata al Sindaco Leoluca Orlando: «Credo che abbiamo il dovere di promuovere la bellezza che è punto di sintesi tra etica ed estetica. Questa città sta faticosamente cercando di ritrovare la dimensione della bellezza che sia un insieme dell’una e dell’altra. I migranti, in quest’ottica, sono persone che ci interpellano sui nostri diritti non sui loro. Non si tratta di avere o no un atteggiamento umanitario, ma di avere o no un’etica, quella dei diritti umani. È questo il
tema ed è per questo che non voglio parlare di immigrazione. Non esiste la differenziazione “noi” e “gli altri” – ribadisci con fermezza Orlando -, esiste solo il “NOI” ovvero siamo tutti uguali. Finalmente, oggi, dopo 18 anni, parliamo di questa tematica per poter costruire una vera comunità. Il modello che vogliamo creare è quello della coesione comunitaria non accontentandoci del collegamento delle associazioni che operano sul territorio perché, spesso, queste non hanno il contatto con l’identità specifica di quel territorio, non la conoscono. Si sono rotti gli schemi – conclude il Sindaco – e da quegli schemi partirà la rivoluzione in ambito di coesione sociale. Avevamo bisogno dei migranti per scoprire il merito al di là dei clientelismi».
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