“Uno dei grandi problemi […] è il Ciaffico!” esordiva il personaggio dello “Zio” in Johnny Stecchino, celebre film di Roberto Benigni. La realtà, per i residenti e i pendolari che quotidianamente percorrono le strade interessate dalla Linea 1 del Tram, non è tanto diversa dal film del ’91. Rossi infiniti, clacson oltre i 120 decibel, ingorghi e gas di scarico rientrano ormai nella “normalità” dei residenti che, barricati in casa, non possono che subire passivamente le conseguenze del disservizio degli impianti semaforici del Tram.
Ogni giorno, durante le ore di punta e non, lunghe code di auto bloccano gli incroci del percorso della Linea 1 facendo così aumentare notevolmente i tempi di attesa del Tram. Poco importa se gli incivili, durante l’attesa al semaforo rosso, decidono quindi di rischiare lo scontro procedendo comunque tra le auto che hanno il verde. Gli incidenti sono quasi all’ordine del giorno, proprio per questo motivo il Presidente della Seconda Circoscrizione Antonio Tomaselli ha prontamente contattato i responsabili del coordinamento delle strade di Palermo chiedendo interventi immediati. “Auspico che il Comune ponga subito delle soluzioni riguardo la tristemente nota vicenda dei semafori – dichiara Tomaselli al GCPress – Ripristinando il corretto funzionamento dei semafori la viabilità migliorerà e verrà accettato molto di più il Tram come mezzo di trasporto.”
“Non ci sono dubbi, da quando è stato segnalato il problema il tempo è passato – dice al GCPress Alessio Noto, residente che abitualmente vive il disagio – chi paga le conseguenze dei ritardi o dei rimpalli di giurisdizione sono sempre i cittadini. Premesso che il Palermitano è sempre attaccato all’auto, rientra nella natura di molti, ma questo non significa che dobbiamo diventare prigionieri dei guasti che affliggono l’impianto semaforico. Rosso infinito e mal temporizzato, giallo che lampeggia 24 ore su 24, il risultato è un ingorgo che blocca l’intero distretto scolastico di Viale Amedeo D’Aosta”. Noto conclude con un interrogativo: “Perchè il problema non viene risolto in tempo? ”
La risposta sta nei problemi giurisdizionali che imperversano tra SIS e Comune. La SIS, azienda che si è occupata del cantiere Tram, aveva la gestione dell’impianto fino all’effettiva entrata in esercizio del pubblico servizio. Una volta che Amat ha preso in consegna le linee del tram, il controllo e la riparazione degli impianti semaforici spettava alle partecipate del Comune che hanno il compito di formare il personale e controllare il funzionamento del servizio. Parecchi cittadini, stanchi del perenne malfunzionamento dei semafori lungo le diverse linee del tram, hanno preso d’assalto il profilo Twitter della Polizia Municipale inviando segnalazioni corredate di foto dei semafori che durano persino quasi 10 minuti e di quelli perennemente disattivi.
“Dobbiamo tutelare l’incolumità dei cittadini – conclude Tomaselli – anche se c’è il giallo lampeggiante che impone di rallentare e prestare attenzione, non deve essere una situazione statica e duratura nel tempo. Pertanto continuiamo a sollecitare i diretti interessanti chiedendo di intervenire tempestivamente“.