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GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA: le iniziative il 21 e 22 aprile, a Palermo, con Retake

In occasione della Giornata della Terra, circa 200 volontari, tra cui 140 bambini dell'Istituto Comprensivo Sperone-Pertini, venerdì 21 e sabato 22 aprile ripuliranno la spiaggia dello Sperone

Venerdì 21 e sabato 22 aprile, dalle 10:00 alle 13:00, a Palermo, presso la spiaggia dello Sperone, si terrà l’evento di riqualificazione e pulizia in occasione della Giornata Mondiale della Terra, organizzato da Retake Palermo e con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo Statale “Sperone Pertini”, della Croce Rossa Italiana (Comitato di Palermo) e di Amazon. L’iniziativa sarà aperta a tutti i cittadini.


La mattina di venerdì vedrà il coinvolgimento di circa 200 volontari circa, tra cui un centinaio di bambini dell’Istituto Comprensivo Statale “Sperone Pertini” di Palermo che, accompagnati dai loro docenti e dalla Dirigente Scolastica Antonella Di Bartolo, raccoglieranno i rifiuti, differenziandoli in maniera corretta, riqualificheranno la spiaggia e saranno impegnati in attività ludico didattiche incentrate sul rispetto per l’ambiente, il ciclo dei rifiuti e il bene comune.

La mattina di sabato vedrà invece il coinvolgimento di circa 40 volontari del Comitato di Palermo della Croce Rossa Italiana che affiancheranno i piccoli volontari dagli 8 ai 13 anni.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni e il volontariato in una giornata collettiva di riqualificazione di uno spazio pubblico. Sarà un bellissimo momento partecipativo nel quale i più piccoli, attraverso il lavoro di squadra, raccoglieranno i rifiuti con l’intento di restituire alla spiaggia dello Sperone la bellezza che le appartiene. In questo modo i bambini impareranno a condividere valori come la responsabilità, il rispetto per l’ambiente e per gli spazi comuni.
L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo e della Regione Siciliana, è inserita all’interno della giornata di sensibilizzazione mondiale denominata World Heart Day.

Retake Palermo

Nasce nel giugno 2015 come movimento spontaneo e apartitico di cittadini con l’intento
di promuove il decoro urbano, l’orgoglio civico, il volontariato, l’educazione e l’arte legittima, e nell’aprile 2016 si è costituita come Organizzazione di volontariato. Dal 2021 fa parte della rete Retake Italia che opera in decine di città di tutto il territorio nazionale. Retake Palermo mette in atto l’articolo 118 della Costituzione, il cui ultimo comma recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Gli interventi di Retake Palermo non sono semplici interventi di pulizia, ma di risveglio del senso di cittadinanza attraverso la cura dei beni comuni.

La Spiaggia dello Sperone

La scelta di ripulire e riqualificare proprio questo angolo della città di Palermo fa parte di un più ampio progetto che molte associazioni del territorio stanno conducendo per il recupero ambientale della Costa Sud. Già a partire dal 1800, le nobili famiglie palermitane cominciarono a costruire le grandi case per la villeggiatura, data la sua bellezza costiera, che sino a tutto il ‘900 divenne la location più frequentata dalla nobiltà palermitana, poiché ricca di stabilimenti balneari. Tali stabilimenti rimasero appannaggio della sola aristocrazia cittadina, che poteva permettersi lo spostamento ferroviario o tranviario, allora esistente. Fatali con gli anni furono per il litorale gli abusi edilizi post bellici e gli scarichi, che
hanno degradato il tratto di costa sino ad essere surclassato dal golfo di Mondello. Attualmente tutta la Costa Sud, abbandonata da decenni, deve affrontare una corsa contro il tempo: sono 53 i milioni stanziati per recuperare le aree da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari, passando dalla realizzazione del parco a mare dello Sperone, alla sistemazione della foce del fiume Oreto. Da qui al 30 giugno del 2026, Palermo ha 53 milioni di euro di opportunità – un quarto di tutti i fondi del Pnrr destinati alla quinta città d’Italia, compresi impianti sportivi, scuole e rigenerazione urbana – per avviare il recupero della Costa
Sud, e quindi i 3,5 chilometri da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari abbandonati da 50 anni.

La Giornata della Terra 

(Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno in cui sono celebrati l’ambiente
e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione vuole coinvolgere più nazioni possibili e oggi prendono parte 193 paesi. La Giornata della Terra nacque, in effetti, dalla pubblicazione, nel 1962, del libro manifesto ambientalista Primavera silenziosa, della biologa statunitense Rachel Carson; in seguito, nel 1969, in una conferenza dell’UNESCO a San Francisco, l’attivista per la pace John McConnell propose una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace, per prima essere celebrata il 21 marzo 1970, il primo giorno di primavera nell’emisfero settentrionale. Questa giornata di equilibrio
della natura è stata poi sancita in una proclamazione scritta da McConnell e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant. Nata il 4 ottobre 1969 come movimento universitario per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Si insiste in soluzioni che permettano di
eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Tutti, a prescindere dall’etnia, dal genere, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. La Giornata della Terra si basa saldamente su questo principio. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta.
Con gli anni, la Giornata della Terra è divenuta un’occasione di confronto tra i leader mondiali affinché vengano adottate strategie comuni e misure concrete per una drastica riduzione delle emissioni dei gas serra, come avvenuto nel 2021 quando il presidente USA Joe Biden ha convocato un vertice speciale per coordinare la lotta al cambiamento climatico.

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