L’Oratorio di San Mercurio (in cortile San Giovanni degli Eremiti, a Palermo) ospita la mostra personale di Barbara Uccelli, dal titolo Gasteropodi Cathedral. Un’installazione, curata da Daniela Brignone e Fortunato D’Amico e organizzata quale #anteprima di I-design, in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e come Collateral di Manifesta 12.
L’inaugurazione, martedì 2 ottobre alle 18.
L’oggetto di interesse dell’indagine artistica è Il territorio, inteso come luogo geografico ma anche come l’insieme delle culture che lo abitano. Crocevia di migrazioni internazionali, crogiolo di saperi, arti, religioni, il mare di Sicilia disegna i pirofili rocciosi e sabbiosi di un’ isola in cui da sempre coabitano DNA differenti, incroci di etnie provenienti dall’Europa, dall’Asia e dall’Africa occidentale.
Gasteropodi Cathedral è un’installazione di simboli originati dalle diverse religioni, dalle fattezze di castelli modellati con la sabbia e l’apparenza di strutture instabili, poco consistenti e deperibili, illuminati dai neon che con la loro luce rappresentano il Credo e la durabilità delle fede. Gli emblemi realizzati sono forme geometriche che ritroviamo in quasi tutti i culti del mondo: triangolo, il cerchio, il quadrato, la croce uncinata, la mezzaluna, la stella, danno forma agli emblemi e definiscono lo spazio del sacro dei principi etici da comunicare.
Sagome ideali per contenere enti astratti di natura spirituale e mappe di termini ricorrenti dalle prospettive ampie quali: cielo, terra, uomo, donna, divino, umano, che caratterizzano le aree di comunanza tra le discordanti posizioni religiose.
Barbara Uccelli indaga le regioni dei simboli, volando sopra le parvenze e le mistificazioni superficiali, alla ricerca del comune denominatore che rende simili gli intenti di ricerche spirituali solo esteriormente conflittuali.
Tutte le religioni tendono a guidare i fedeli nel percorso di salvezza: dall’oscurità all’illuminazione, alla conquista della vita eterna. La luce di lunga durata dei neon di Gasteropodi Cathedral, costruito in materiale vitreo, illumina il buio e si contrappone alla sabbia, poco solidale e con una cattiva coesione. I castelli di sabbia nel corso del periodo espositivo andranno a disfarsi, mentre la luce al neon continuerà a permanere anche dopo la decadenza delle forme.
La multiculturalità, l’interdisciplinarietà, la lettura delle differenze come elementi reali del sapere e della crescita della società civile, nell’arte di Barbara Uccelli sono i pilastri consistenti su cui fondare la concordia sociale.
La mostra sarà visionabile fino al 21 ottobre 2018, dalle 9 alle 18:30.
Ingresso libero.