Una mostra che è un grande omaggio ad una tra le artiste più amate di tutti i tempi: “Frida Kahlo – I colori dell’anima” che si è inaugurata lo scorso 7 giugno a Palazzo Zingone – Trabia di Palermo (via Lincoln 47), e che sarà visitabile fino al 29 settembre. E’ la prima mostra in Sicilia che rende omaggio alla celebre pittrice messicana, a cura di Ezio Pagano e Alejandra Matiz, e la sezione multimediale a cura di Maria Rosso.
Nel grande progetto espositivo troveranno posto oltre settanta scatti, in parte inediti, di Leo Matiz, fotografo colombiano, che ha realizzato intensi ritratti di Frida intorno agli anni Quaranta. Presente al vernissage Alejandra Matiz, figlia di Leo e presidente della Fondazione a lui dedicata che ha raccontato il rapporto tra Frida e suo padre.
Ma l’esposizione non è soltanto fotografia, perché il percorso prevede un ampio uso della multimedialità per un coinvolgimento multisensoriale del visitatore che scoprirà tutte le sfumature della personalità di Frida come donna e come artista.
La mostra prevede, inoltre, le riproduzioni di alcuni tra i più celebri autoritratti dell’artista da fruire immersi nella penombra. Riprodotti in altissima risoluzione nello speciale formato “modlight”, ossia una retroilluminazione omogenea – che consente di apprezzare i dettagli di ogni opera, il colore, le pennellate e il formato originale -, questa sezione della mostra farà immergere lo spettatore nello stile e nella creatività della Khalo. Ordinati cronologicamente gli autoritratti, testimoniano gli stati d’animo e le emozioni di Frida. L’autoritratto è per l’artista la forma espressiva migliore per esternare il suo tormentato mondo interiore.
Icona popolare, Frida con la sua eccentricità è un indiscusso riferimento per quanto riguarda la femminilità, lo stile e la moda. Una sezione della mostra è dedicata ad una collezione di abiti e coffe siciliane della stilista Gisella Scibona che si è ispirata ad alcuni capolavori di Frida Kahlo.
Ad impreziosire ulteriormente il ricco percorso espositivo, una speciale collezione di francobolli celebrativi dell’artista, mai esposta prima. Emessi da innumerevoli nazioni in concomitanza delle celebrazioni di speciali ricorrenze, i prodotti filatelici divengono la diretta testimonianza di come la “Frida mania” abbia contagiato l’intero pianeta.
L’esposizione prodotta dalla Navigare s.r.l. gode del patrocinio delle Ambasciate del Messico e della Colombia e della Leo Matiz Fundación di Bogotà e del Museum Bagheria.
L’area “Modlight”
In questa area tematica del percorso espositivo ne sono stati sapientemente selezionati alcuni tra i più celebri e rappresentativi. Immancabile quello che ha ispirato il titolo alla sezione “Le due Frida” dipinto nel 1939. Insieme con altre celebri riproduzioni dei capolavori qui raccolti è possibile compiere un viaggio negli stati d’animo e nelle varie fasi dell’esistenza di Frida Khalo. Tutte le riproduzioni delle opere sono in formato Modlight. Si tratta di una particolare forma di retroilluminazione omogenea, in cui ogni dipinto precedentemente digitalizzato viene riprodotto su uno speciale film, nelle sue dimensioni originali. Attraverso questo metodo si possono apprezzare tutte le caratteristiche principali delle tele dipinte da Frida nell’arco della sua esistenza. Tracce, segni, pennellate e cromie delle straordinarie opere vengono restituite con assoluta fedeltà. Grazie ad un percorso che segue l’ordine cronologico di datazione degli autoritratti, sarà possibile scoprire l’evoluzione dello stile della pittrice nei suoi fervidi anni creativi.
I Colori dell’Anima
Le fotografie in mostra raccontano come gli occhi di Leo Matiz, incarnati dall’obiettivo della sua macchina fotografica, abbiano osservato Frida Kahlo e siano rivelatori anche di legami, visibili e non. Le immagini esposte sono capaci di attraversare tempo e spazio ed evocare, agli occhi di chi osserva, un’intricata trama di relazioni amicali, intellettuali, sentimentali e artistiche, che hanno segnato le vite di molteplici individui che hanno gravitato intorno la figura della pittrice messicana e della sua Casa Azul di Coyoacàn. Gli occhi fieri e profondi dei ritratti di Frida ormai più che trentenne, in un momento della sua vita in cui ha maturato una piena fiducia in se stessa: è una pittrice di fama, è diventata indipendente sia dal punto di vista economico sia da quello sentimentale dal marito. Leo Matiz ritrae Frida in spazi di quotidianità: il quartiere, la casa e il giardino, lo studio. Lo scatto, infatti, descrive a chi osserva un contorno nitido e ricco di elementi da cui cogliere continue suggestioni, per delineare il personaggio che è il centro creativo del ritratto.
Tutti i colori di Casa Azul. La vivacità è una delle qualità che ha sempre contraddistinto l’artista messicana, protagonista in questi scatti a colori di Leo Matiz. Tutte le foto di questa sezione hanno avuto come set il rifugio personale di Frida, la sua amata Casa Azul. Quest’ultima viene evocata nell’allestimento di questa sezione attraverso le tinte sgargianti che rendono unica l’abitazione della pittrice situata nell’antico quartiere di Coyoacàn, a Città del Messico, divenuta museo a lei dedicato.
Frida sui francobolli
Una straordinaria raccolta di prodotti filatelici che celebrano la grande regina dell’arte messicana, che con la sua creatività è riuscita a farsi apprezzare in tutti i continenti. Si tratta di una collezione unica e completa di francobolli provenienti da varie nazioni che hanno tributato grandi riconoscimenti all’artista. La serie di francobolli, mai esposta prima, è di grande pregio poiché raccoglie tutte le emissioni che i vari Stati hanno previsto in concomitanza delle più importanti ricorrenze legate alla storia di Frida Kahlo. Con uno sguardo diretto, penetrante a volte sensibile e ironico, Frida è la prima donna ispanica ritratta su di un francobollo degli Stati Uniti d’America. L’emissione, il 21 giugno 2001, è un omaggio ad una delle artiste più importanti del Novecento. Diversi altri Paesi nel mondo hanno emesso francobolli con l’effige della Kahlo a partire dal Messico (nel 2001 e nel 2007 quest’ultima in occasione del centenario della nascita), S.Tomè e Principe (2006), Mozambico e Serbia (2007) Niger (2016), Maldive e Repubblica Centroafricana (2017) e diversi altri ancora.
Il progetto di Art Couture di Gisella Scibona
Il progetto di Art Couture della stilista siciliana Gisella Scibona nasce dall’intento di divulgare la bellezza contenuta nelle opere d’arte e veicolarla attraverso la moda. Il progetto prevede la ricerca, la progettazione e la realizzazione di tre abiti, due dei quali riproducono fedelmente altrettante opere dell’artista. Tra queste “autoritratto dedicato a Lev Trockij” del 1937 che Frida dedicò al suo amante Lev che si innamorò della sua bellezza, ma soprattutto della sua forza. Il secondo abito riprende l’opera “Memory” che descrive il dolore e l’angoscia che Frida provò durante e dopo la relazione tra suo marito e la sua sorella maggiore Cristina. Infine, il terzo abito è una personale interpretazione della stilista che rielabora uno dei due vestiti dipinti da Frida nell’opera “Memory” . Oltre agli indumenti, tre coffe siciliane ispirate alle opere di Frida che verranno abbinate alle produzioni sartoriali.