il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – che riveste anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo – in merito alla dichiarazione, riportata da un’agenzia di stampa, del Ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, con la quale solleverebbe – in una lettera indirizzata al Sindaco stesso – dubbi sull’opportunità di riconfermare nella sua carica il Sovrintendente uscente Francesco Giambrone, ha dichiarato:
“Appare quantomeno inusuale che il Ministro della Cultura, non avendo argomenti formali e giuridici di alcun tipo e aspettando la vigilia di ferragosto, nonché la scadenza del periodo di proroga del Sovrintendente Francesco Giambrone, adduca argomenti del tutto incongrui e pretestuosi per ulteriormente rinviare la conferma dello stesso.
Non vorrei che si trattasse di un goffo, ma comunque gravissimo tentativo di interrompere un percorso virtuoso unanimemente riconosciuto.
Non è mai successo nella storia del nostro Paese che il Ministero non confermi le scelte del CdI, peraltro in questo caso adottate all’unanimità; certamente ciò non può accadere in assenza di qualsivoglia motivazione formale e sostanziale.
Mentre torno ad invitare il Ministero a porre in essere con la dovuta urgenza un atto legittimo e doveroso, informo di aver convocato per domani 14 agosto il CdI, avendo avuto la personale conferma di presenza di tutti i componenti e dell’organo di controllo.
Sono certo che il CdI dimostrerà di essere assolutamente rispettoso della legalità ed immune da condizionamenti e pressioni da parte di chicchessia”.
Per Francesco Bertolino, presidente della V Commissione consiliare Beni e Attività culturali: “Giù le mani dal Teatro Massimo. Le affermazioni del Ministro della Cultura ci preoccupano. Ci auguriamo che al più presto arrivi la riconferma del sovrintendente Giambrone. Piena fiducia sul lavoro del CdI della Fondazione, che ha espresso all’unanimità la propria scelta. Davvero singolare la posizione del Ministro, che prova a contrapporsi ad un organismo istituito proprio per esprimere l’indirizzo strategico di un teatro. E la scelta non poteva che essere di continuità, visti gli straordinari risultati di questi anni. Risultati di un teatro, certamente, ma conquiste di una città intera che con determinazione difenderemo come patrimonio culturale di una comunità“.