giovedì, 19 Dicembre 2024
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Flags – MalMediterraneo: la mostra di Nino Raso patrocinata dall’UNHCR da oggi a Palermo

La mostra è inserita nel calendario ufficiale di Palermo Capitale della Cultura 2018. Ventiquattro bandiere realizzate con i legni delle barche usate dai migranti per le traversate e restituite dal mare sulle coste di Pantelleria. Apertura al pubblico dal 13 al 31 luglio, ingresso gratuito su prenotazione.

In occasione di Palermo Capitale della cultura 2018 e in contemporanea con Manifesta12, Morettino ospita nel cuore del proprio sito produttivo di Palermo la mostra FLAGS – MalMediterraneo dell’artista pantesco Nino Raso, un progetto che punta i riflettori sull’integrazione tra i popoli, raccontando storie di guerre e sogni infranti, ma anche di speranza, di salvataggi e di una vita che malgrado tutto continua.

Installazione aerea

Ventiquattro bandiere create con i legni raccolti sulle coste di Pantelleria e provenienti dalle imbarcazioni utilizzate dai migranti, distrutte e restituite dal mare. Legni intrisi di sale e desideri, grandi e piccoli frammenti consumati dal mare, sapientemente giustapposti l’uno accanto all’altro, che riportano a galla vecchie e nuove storie. L’installazione delle bandiere è area, sospesa sopra le macchine tostatrici, dentro il cuore pulsante dello stabilimento Morettino, simbolo di unione tra paesi e caffè di tutto il mondo.

La mostra è inserita all’interno del calendario ufficiale di Palermo Capitale della Cultura 2018 ed è patrocinata dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Sarà possibile visitare la mostra da oggi fino a martedì 31 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 18 (via Enzo Biagi 3-5). L’ingresso è gratuito e solo su prenotazione, scrivendo a info@caffemorettino.it o telefonando al numero 0916883736.

Ieri pomeriggio il vernissage della mostra, con la performance teatrale del regista e attore Martino Lo Cascio, accompagnato dal contrabbassista Gabrio Bevilacqua, basato sul racconto di Aicha Fuamba, giovane donna sopravvissuta al tragico sbarco avvenuto a Pantelleria nel 2011 e presente alla lettura, premiato al Salone del Libro di Torino per il Concorso Terra Madre. A seguire la chiusura con un messaggio di speranza, affidato al Coro di Voci Bianche e al Coro Arcobaleno della Fondazione Teatro Massimo, costituito in collaborazione con la Consulta delle Culture e formato da ragazzi e ragazze delle comunità immigrate di Palermo.

“Siamo orgogliosi di avere dato vita a questo progetto, che nasce dalla nostra passione verso il caffè, simbolo di integrazione tra popoli e culture del mondo, e dall’amore verso la nostra città, da sempre crocevia di differenti popoli e culture – spiega Arturo Morettino –
“Flags – Malmediterraneo” è una storia di umanità che vogliamo raccontare per celebrare Palermo Capitale della Cultura 2018 e per offrire un momento di riflessione e dialogo, in un momento storico in cui si costruiscono barriere sociali, culturali e fisiche. Un messaggio di speranza e di unione che parte oggi proprio dal cuore della nostra torrefazione, che lanciamo oggi con la vicinanza del sindaco Leoluca Orlando e della Fondazione Teatro Massimo, e dell’artista pantesco Nino Raso, senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile”.

“Tutte le opere rappresentano dei segni grafici riconoscibili, non è arte concettuale ma un messaggio chiaro. L’opera parla per sé – racconta l’artista Nino Raso – I legni non sono stati dipinti né trattati. Quello che resta delle imbarcazioni dei migranti è possibile vederlo qui, i legni che portano il colore riconoscibile della città di provenienza e hanno attraversato i mari e le correnti per approdare sulle rive pantesche continuano a sgretolarsi, il loro viaggio continua”.

“Ringrazio Morettino per avermi dato l’opportunità di poter raccontare la mia terra esponendo le bandiere realizzate con i legni che hanno trasportato sogni e speranze e che ora testimoniano che, al di là delle bandiere, siamo un unico popolo da proteggere”.

“Un segnale di grande attenzione e sensibilità. Un segno del grande cambiamento culturale di Palermo che sempre più si afferma come Capitale delle culture e Capitale dell’accoglienza – dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – Questa manifestazione assume un significato ed una valenza ancor di più importanti oggi, in questi giorni in cui si torna a parlare e a praticare la chiusura delle frontiere e la chiusura all’umanità”.

“Alla famiglia Morettino e a Nino Raso un ringraziamento speciale, perché ci ricordano l’importanza e la possibilità di “restare umani”, di continuare a credere e costruire un mondo ed un futuro migliore partendo dal ricordo di ciò che è stato; un mondo ed un futuro nei quali la solidarietà, l’accoglienza, l’incontro e la contaminazione fra le culture sono valori quotidiani”.

“La partnership tra la Fondazione Teatro Massimo e Morettino è nata sulla base della condivisione di alcuni valori e di un progetto comune – spiega il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone – La collaborazione riceve il più bel suggello possibile con il concerto del Coro di voci bianche e del Coro Arcobaleno che accompagnano la presentazione della mostra Flags-MalMediterraneo, organizzata in seno allo spazio produttivo di Morettino”.

“Una grande istituzione culturale e una realtà imprenditoriale con una spiccata sensibilità sociale si incontrano nel segno della partecipazione e dell’inclusione, particolarmente importanti nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura e sede di Manifesta12. Il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo, nato in collaborazione con la Consulta delle Culture, si è rivelato un fondamentale strumento di integrazione per i giovanissimi che ne fanno parte e per le loro famiglie”.

Durante l’inaugurazione Morettino ha donato in anteprima ai partecipanti il blend tostato a legna “#TeatroMassimo”, della nuova linea Sicily Slow Coffee, dedicato proprio al Teatro Massimo, simbolo della cultura della nostra città.

Il progetto va oltre la mostra e continuerà, grazie al supporto dell’Elisa Sednaoui Foundation, con la realizzazione di tre workshop organizzati in collaborazione con UNHCR e dedicati a minori stranieri non accompagnati che vivono in centri d’accoglienza dislocati sul territorio italiano, per un programma d’integrazione concreto.

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