Ad agosto, sottolinea l’Ufficio Studi della CGIA (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato), imprese e lavoratori autonomi entro la fine del mese dovranno versare all’Erario, al netto dei contributi previdenziali, oltre 29 miliardi di imposte. La voce che da un punto di vista economico “gravera’” maggiormente sulle tasche dei contribuenti sara’ l’Iva: il gettito dovrebbe superare i 13 miliardi. Segue il versamento da parte dei datori di lavoro delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, pari a un importo di 7,6 miliardi e il pagamento del saldo e dell’acconto Irpef che dovrebbe garantire un gettito di 2,45 miliardi. Altri 1,7 miliardi giungeranno nelle casse dello Stato dal pagamento dell’addizionale Irpef, mentre dall’Irap e dall’Ires sono previsti altri 3 miliardi. Infine, i lavoratori autonomi dovranno versare le proprie ritenute Irpef per un importo che dovrebbe toccare 1,3 miliardi. L’Ufficio studi della CGIA ricorda che le principali scadenze fiscali/contributive di questo mese sono 11, cosi’ distribuite: 7 entro il 20 di agosto; una entro il 25 agosto e altre 3 entro il 31 agosto. Visto che quest’ultima data cade di domenica, il termine slitta di un giorno (1 settembre). Dalla CGIA, infatti, ricordano che in prospettiva il carico fiscale che grava sui contribuenti italiani potrebbe addirittura aumentare. Nel 2015 il Governo ha deciso di tagliare la spesa pubblica di 17 miliardi, con un impegno minimo da raggiungere che non potra’ essere inferiore ai 4,4 miliardi. Nel caso il Governo non sia in grado di centrare questo obbiettivo minimo, scattera’ la cosiddetta “clausola di salvaguardia”. In altre parole, a fronte del mancato taglio della spesa, i contribuenti saranno chiamati a sopportare un aggravio fiscale di 3 miliardi, a seguito della riduzione delle agevolazioni/detrazioni fiscali e all’aumento delle aliquote, mentre i ministeri dovranno tagliare la spesa per un importo di almeno 1,44 miliardi.
(ITALPRESS).