Palermo 21.01.2017 – Bellezza, stupore, meraviglia: l’essenza delle opere di Pippo Madè nella mostra“La Divina Commedia” allestita all’interno della sala delle Armi di Palazzo Chiaramonte-Steri: le tre cantiche del Poema Dantesco diventano arte nell’interpretazione unica e dagli accenti tipicamente siciliani proposta dall’artista palermitano.
L’esposizione, che comprende 40 opere di altissimo pregio (19 disegni a china e 23 dipinti a tecnica mista di varie dimensioni), dopo l’inaugurazione del 17 dicembre, ha avuto un enorme successo e apprezzamento da parte della critica e dei numerosi visitatori, a tal punto che il rettore Fabrizio Micari ne ha disposto in questi giorni la proroga.
Sabato 4 febbraio, la giornata conclusiva della rassegna: a partire dalle 16.30 nella Sala Magna di Palazzo Chiaramonte-Steri il finissage della mostra con il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari, il direttore del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna Egidio Monzani, lo scrittore e critico d’arte Tommaso Romano, l’amministratore Palermo University Press Antonino Giuffrida, il presidente dell’Associazione Culturale Festina Lente Rosario Lo Cicero, la professoressa Maria Concetta Di Natale e l’imprenditore Nicola Fiasconaro.
A chiudere l’incontro le note del coro Sancte Joseph, diretto dal maestro Mauro Visconti con brani ispirati alla Divina Commedia e musica di repertorio lirico e classico.
La mostra, ad ingresso libero, è stata realizzata su iniziativa dell’Ateneo di Palermo in collaborazione con l’Associazione Culturale “Festina lente”, con il supporto del Fai (Fondo Ambiente Italiano) e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ed è visitabile presso la Sala delle Armi (con accesso dal cancello di ingresso del Rettorato) tutti i giorni dalle ore 10 alle – 13 e dalle 16 alle 18.
Foto copertina di Claudia Scavone