lunedì, 23 Dicembre 2024
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Finanziaria regionale, via libera dell’ARS

Con 37 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti, l’Assemblea regionale siciliana ha dato il via alla legge Finanziaria. Erano presenti in Aula, a sala d’Ercole, 59 deputati. Fondo immobiliare, esenzione ticket per gli inoccupati, stanziamenti per i disabili, norme su precari e contributi a enti, associazioni, imprese di trasporto e allo sport.

Mancava solo il voto finale arrivato stamattina, dopo che ieri notte l’Ars si è fermata a un passo dall’approvazione perchè non c’era il numero legale. Un ultimo colpo di scena, dopo 48 ore al cardiopalma tra imboscate e tranelli. Un percorso a ostacoli, sbloccatosi ieri pomeriggio, intorno alle 17, quando passa la norma-chiave della manovra, quella che prevede il riacquisto da parte della Regione, tramite il Fondo pensioni, degli immobili che la stessa Amministrazione regionale aveva ceduto ai privati nel 2007. Grazie a questa mossa la Regione Siciliana potrà evitare di trasferire al Fondo pensioni 59 milioni all’anno per i prossimi anni, debito contratto nel 2009 per 15 anni. La norma permette di liberare le risorse necessarie per garantire le coperture finanziarie, circa 200 milioni, di tutta la manovra.

Ieri mattina i rapporti tra il presidente Rosario Crocetta e la sua coalizione erano ridotti ai minimi storici. I banchi della maggioranza erano vuoti e solo dopo l’intervento del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha chiamato i segretari di Pd, Sicilia futura ed Ncd, Fausto Raciti, Salvatore Cardinale e Dore Misucraca, chiedendo loro di intervenire, la Finanziaria riesce a sbloccarsi, fino alla sorpresa nella notte.

Tra le norme più attese, l’articolo 15 istituisce un fondo per la disabilità in Sicilia di 240 milioni. Di questi, 36 milioni sono destinati ai disabili gravissimi, 34 milioni a valere sui trasferimenti ai comuni in favore dei disabili gravi, 20 milioni per il trasporto e le scuole. Ulteriori risorse, per 150 milioni, sono stati approvati nello stesso articolo, di cui 68 milioni sono fondi statali anticipati dalla Regione.

Passato anche l’articolo 22 per il riconoscimento del debito fuori bilancio che permette il pagamento degli stipendi di Asu e Lsu per le mensilità di dicembre 2016. La stessa norma stanzia le risorse fino al 2019 e apre le porte a circa 6.000 Asu per entrare nel bacino degli Lsu ed essere inseriti nel percorso di stabilizzazione negli uffici di Regione ed enti. Via libera, a tarda sera, all’esenzione ticket per gli inoccupati con un reddito familiare non superiore agli 11.000 euro. Norma cara al Movimento 5 Stelle.

Garanzie anche per i 115 ex lavoratori dell’Aras, l’associazione allevatori dichiarata fallita: i dipendenti, inseriti in un albo, potranno essere utilizzati dall’Istituto zootecnico con contratti a termine. Passa anche l’articolo 23 che autorizza la Regione ad avvalersi del Ciapi di Priolo come ente in house, a cui sono stati assegnati 6 milioni di euro per il 2017. Salvati i 1800 ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, che saranno integrati nella struttura tramite procedure selettive.

Via libera anche all’articolo 26 sulla pubblicità del rendiconto semplificato per il cittadino che sarà pubblicato, oltre che sui siti internet, anche sui maggiori quotidiani a diffusione regionale. Stanziato un milione di euro. L’Ars ha approvato anche la norma sul Trasporto pubblico locale: le aziende ricevono oltre 200 milioni di euro dalla Regione ogni anno per le tratte: per altri due anni potranno stare tranquilli, le gare non si faranno. A tarda sera approvato anche l’articolo sui contributi a centinaia di enti e associazioni (articolo 3) dall’Irsap all’Istituto ciechi al Garante per l’infanzia.  Crescono, infine, i fondi per lo sport che passano da 1,7 milioni a 4 milioni.

Soddisfazione è stata manifestata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Con questa Finanziaria – dice – abbiamo abbassato le tasse, avviato la stabilizzazione di molti precari e registrato nel Bilancio consuntivo 315 milioni di euro in attivo rispetto all’anno scorso”. “Siamo soddisfatti – aggiunge – perchè è una manovra che trasmette valori: abbiamo creato il fondo sulla disabilità, il più grande in Italia, prevedendo 300 milioni per le cure sanitarie e 240 milioni per l’assistenza non sanitaria”. E dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che spiega: “Con l’approvazione dell’ultima Finanziaria di questa legislatura abbiamo definitivamente messo nel dimenticatoio le vecchie leggi omnibus approvate di notte. Abbiamo proseguito con un metodo inaugurato nel 2013 e che siamo riusciti ad applicare anche a questa sessione di bilancio, la piu’ a rischio chiaramente, viste le imminenti elezioni regionali”. Critiche le forze di opposizione ed i sindacati.

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