Dopo quasi 70 anni torna il tram a Palermo. Oggi, alle 12 e 30, dalla stazione Notarbartolo, è stato dato il via alla prima corsa ufficiale del ‘trenino’ dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dal Governatore siciliano Rosario Crocetta, dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dall’Assessore alla mobilità Giusto Catania.
Hanno presenziato alla cerimonia di inaugurazione anche l’Assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, il Presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando e il Presidente dell’Amat Antonio Gristina.
In un clima di festa, tra applausi ed elogi, per il raggiungimento di questo grande traguardo, non sono mancati fischi e proteste. Il deputato regionale di Forza Italia Vincenzo Figuccia, insieme ad altri contestatori hanno manifestato contro le tariffe Ztl (zone a traffico limitato) che dovranno pagare tutti cittadini dal 2016 per finanziare il tram.
“Diciamo sì al tram, ma chiediamo che a pagare non siano sempre i cittadini. I 100 euro sono una specie di pizzo chiesto dall’amministrazione Orlando – dichiara Figuccia.- L’esperienza delle Ztl questa città l’ha visita nel 2008, quest’opera è costata 322 milioni di euro a fronte di un costo preventivato di 80 milioni di euro. L’Anac ha anche aperto un’indagine. Ho presentato un’interrogazione all’Ars sulle Ztl perché riteniamo sia una tassa occulta e cioè incostituzionale che i cittadini non devono pagare”.
Durante gli interventi di Orlando, di Crocetta e Delrio, in sottofondo si sentivano le voci di una parte dei lavoratori di Almaviva, sempre più in difficoltà dopo la perdita della commessa Enel. Di fronte alle richieste di un loro rappresentante, Delrio ha promesso che il 7 gennaio i dipendenti del call-center saranno ricevuti a Roma con il sindaco Orlando. Inoltre non sono mancate le polemiche anche da parte di alcuni palermitani contrari alle due Ztl a pagamento, ritengono il costo del pass un balzello.
Un cittadino che protestava diceva: “I residenti hanno il sacrosanto diritto di poter raggiungere la propria abitazione senza dover pagare una tassa. Un disoccupato o un impiegato che arriva a stento a fine mese per andare in centro o semplicemente a fare una visita ai propri cari non può pagare un biglietto di € 1,40 a testa. È un’ingiustizia!”