giovedì, 26 Dicembre 2024
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Ficarazzi. L’amministrazione incontra gli europarlamentari Comi e Cicu

Varare misure efficienti affinchè i finanziamenti europei vengano gestiti direttamente dagli enti locali e sensibilizzare in questo senso il parlamento europeo, è stato questo il leitmotiv che ha caratterizzato l’incontro, tenuto in data 10 settembre 2016 tra l’amministrazione comunale e gli onorevoli, Lara Comi e Salvatore Cicu, rispettivamente europarlamentari PPE per la circoscrizione dell’Italia nord-occidentale e per la circoscrizione dell’Italia insulare, in presenza di Giuseppe Fallica, ex parlamentare della Camera dei deputati.
“Attraverso la vostra sapiente attività, vogliamo sensibilizzarvi e richiamare la vostra attenzione sul nostro territorio e le sue esigenze…”, ha esordito il sindaco di Ficarazzi, avv. Paolo Francesco Martorana, facendo riferimento a quelle opere di completamento e riqualificazione del centro storico ficarazzese o alla ristrutturazione di villa Merlo, tutte opere subordinate a dei finanziamenti europei attanagliati dal controllo burocratico e farraginoso della regione.
Non per nulla, dall’incontro è emersa l’assenza della regione Sicilia nella programmazione europea e nella sua capacità di coinvolgere gli enti locali in un miglioramento delle risorse da investire per creare servizi, strutture e opere di riqualificazione dei territori municipali.
“La Sicilia spende solo meno della metà dei fondi europei che ha a disposizione…”, sottolinea l’europarlamentare Lara Comi, soffermandosi su un dato allarmante che spiega la necessità di creare una filiera politica verticale, la quale restituisca ai comuni un punto di riferimento, un ventaglio che agevoli la dialettica politica tra comuni e parlamento europeo, al fine di concedere al cittadino risposte sempre piu celeri e mirate.
In questo senso, spiega l’europarlamentare Comi, nasce il movimento “Siamo Italiani”.
L’associazione, fondata dagli onorevoli Lara Comi, Salvatore Cicu e Aldo Patriciello si traduce in un cammino partecipativo popolare di carattere nazionalista che intende centralizzare l’identità dei comuni e i loro saperi locali, secondo il. motto “pensare globale per vivere locale”, ossia progettare in grande per migliorare le specificità che caratterizzano i territori.
Sulla scia di un’iniziativa di carattere popolare l’europarlamentare Cicu si è soffermato sulla politica del racconto e della narrazione, quella che sostanzialmente non si avvicina alla realtà e non contempla la necessità di possedere delle competenze.
“Il nostro modello di riferimento adesso sono gli amministratori locali, che rivestono un ruolo guida per i cittadini e che sono chiamati a capire i problemi e avere le competenze per trovare le soluzioni”, ha sintetizzato Cicu, chiosando sul cambiamento della politica europarlamentare e sulla volontà di aderire a un processo di collaborazione diretto che non dia più illusioni ma solo speranze concrete.

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