Simboleggia la salita al santuario di Santa Rosalia lungo il Monte Pellegrino la tradizionale “Montagnola di luminarie” che verrà allestita e accesa in piazza Monte di Pietà, il 4 settembre, a partire dalle 20, in occasione della festa religiosa della santa patrona della città di Palermo.
La Montagnola di luminarie resterà poi accesa fino al 10 settembre.
Un’installazione che, organizzata dalla VM Agency Group di Vincenzo Montanelli è ideata dagli allievi del Corso di Teatro della Festa dell’Accademia di Belle Arti, tenuto dallo scenografo Fabrizio Lupo.
Verrà allestita al centro della Piazza Monte di Pietà, di fronte l’antica edicola del 1624 dedicata a Santa Rosalia.
L’installazione, realizzata su progetto di Silvia Maimone e realizzata in collaborazione con Chiara Spatola, due allieve dell’Accademia di Belle Arti, rientra nelle attività in programma nell’ambito della festa religiosa del mese di settembre “Festinello”, organizzata dall’amministrazione comunale di Palermo.
“Continua a manifestarsi la grande devozione dei palermitani per Santa Rosalia con l’accensione della Montagnola in piazza Monte di Pietà. Nell’anno in cui, durante il Festino, la fede alla Santuzza è stata vissuta profondamente ma in maniera sostenibile per proteggere il valore della salute della comunità, le luci della Montagnola in questi tempi difficili illuminano il cammino dei palermitani”, afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“Anche quest’anno riviviamo l’accensione della Montagnola nella Piazzetta di Monte di Pietà dove viveva il saponaro Vincenzo Bonelli. Il quartiere intero ha nutrito da sempre particolare e sincera devozione nei riguardi di Santa Rosalia che si manifesta non soltanto nei giorni canonici dei festeggiamenti di luglio e settembre, ma che continua in ogni periodo dell’anno attraverso vere e proprie azioni di custodia da parte degli abitanti dei luoghi e del racconto della Santuzza”, sottolinea l’assessore alle Culture di Palermo, Mario Zito, che prosegue:“In questo momento storico particolare la Montagnola diventa anche luogo di riferimento simbolico per la città-comunità e rimanda inevitabilmente alla tradizionale acchianata al santuario di Monte Pellegrino che anche quest’anno, per le inevitabili conseguenze dovute all’emergenza pandemica, verrà rimandata”.
“Un’installazione che rappresenta l’apparato festivo del Monte Pellegrino con la grotta per l’esposizione della copia della statua di Santa Rosalia giacente del Santuario. Le luminarie sono state ideate secondo i moduli della tradizione palermitana di archi su palo dalla collezione della famiglia di luminaristi Ribaudo”, spiega lo scenografo Fabrizio Lupo, che prosegue:“Un’opera realizzata nel rispetto comunque del sentimento di devozione che da tempo gli abitanti del quartiere Capo nutrono nei confronti di Santa Rosalia. Ai lati della scala, che conduce metaforicamente al monte sacro, sono poste delle pietre che raffigurano la tradizionale salita al santuario. Si tratta di vere e proprie pietre, non sassi finti di materiali plastici scenografici, che vogliono rievocare la memoria del maestro Pirriaturi del Capo Pietru Fudduni, autore del poema La Rosalia, colui che secondo la leggenda partecipò alla costruzione della Scala Santa nella seconda metà del ‘600”.
“La tradizione si ripete. La possibilità di realizzare per il secondo anno consecutivo questa opera è un’importante segnale di ripresa. Una lenta ripresa verso un concetto di normalità, verso un’attività che rispetta le tradizioni. Non vogliamo venire meno a questo quattro settembre, festa di Santa Rosalia, nel ricordo della nostra santuzza di Palermo”, afferma Vincenzo Montanelli della VM Agency Group, che prosegue: “La Montagnola rappresenta un punto importante per la città ed il quartiere, noi con il nostro impegno vogliamo tenere alta l’attenzione nei confronti delle tradizioni. Speriamo che si possa portare avanti un’idea rosea, prospettiva e ottimistica di un futuro che ad oggi appare incerto. Speriamo che la nostra Santuzza ci venga incontro affinché la città possa riappropriarsi dei suoi spazi.
La realizzazione di questa Montagnola, voluta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, vuole dare al quartiere Monte di Pietà, dove nasce il Festino nella città di Palermo, un senso di continuità e di valori alti verso la fede”, conclude Montanelli.
Il Festinello
Anche quest’anno la festività di Santa Rosalia del 4 settembre si arricchisce di iniziative fortemente volute dall’Amministrazione nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia in corso e alla esiguità delle somme a disposizione. Le manifestazioni culturali intendono celebrare la memoria della Santuzza attraverso le parole, i gesti, le musiche e i colori degli artisti, in una città che fino al 12 settembre manterrà accese le luminarie del percorso del festino e della piazzetta di Monte di Pietà.
Le iniziative di settembre non si svolgono in un unico luogo ma, in continuità con un percorso individuato dall’Assessorato e ormai consolidato, si spostano in vari punti della città.
“Triunfi: Rusulia, patruna di lu suli, di la luna e di li stiddi”, il Festinello alternativo di Danisinni
Domenica 5 settembre, alle ore 18:30, nel quartiere palermitano di Danisinni si festeggia la Santuzza nell’ambito delle iniziative organizzate per il Festinello 2021, con una mostra evento sui tradizionali Triunfi che coniuga arti visive, teatro, relazione e tradizione, tra gli spazi del Museo Sociale Danisinni e dell’orto-fattoria “Parco Sant’Agnese”. “Triunfi: Rusulia, patruna di lu suli, di la luna e di li stiddi” è un piccolo “Festinello” di Danisinni che recupera gli echi di una tradizione popolare che affiancava la grande festa ufficiale, e che si animava con eventi diffusi nei vari quartieri, dove si innalzavano piccole edicole votive, si ascoltavano i racconti degli “Orbi”, si mangiava e si ballava insieme.
Domenica triplice appuntamento: inaugurazione della mostra personale di Nicola Console con opere di piccole e grandi dimensioni, burattini e “opere indossabili” protagonisti, tra l’altro, dell’opera di video-arte realizzata con Rossella Puccio, proiettata in anteprima durante l’inaugurazione; i suoi “sacchi sacri indossabili” saranno inoltre vestiti dalle attrici e dagli attori di DanisinniLab, durante lo spettacolo sui triunfi con la regia di Gigi Borruso, la collaborazione di Stefania Blandeburgo e le musiche dal vivo di Giacco Pojero.
L’evento, ideato e curato da Valentina Console, presidente del Museo Sociale Danisinni in collaborazione con l’artista palermitano Nicola Console e il regista Gigi Borruso, direttore di Danisinni Lab, è promosso dal Comune di Palermo e dall’Assessorato alle Culture all’interno del Festinello 2021. Triunfi: Rusulia, patruna di lu suli, di la luna e di li stiddi” inaugura con l’occasione una nuova stagione per il Museo Sociale Danisinni e il suo laboratorio di teatro di comunità DanisinniLab, che dopo un lungo periodo di fermo, tornano a operare sul quartiere dando vita a eventi e operazioni che hanno un valore sociale oltre che artistico.
La mostra sarà visitabile gratuitamente la mattina presso la sede del Museo Sociale Danisinni, vicolo Ganci 9, Palermo, previo appuntamento telefonico.
Il Festinello arriva anche al Castello di Maredolce a Brancaccio
“La Santuzza al Castello” dal 4 al 5 settembre, arriva al Castello di Maredolce a Brancaccio, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Palermo-Assessorato alle Culture- Festinello 2021. Ecco il programma.
Sabato 4 settembre dalle 16 alle 17,30, al cortile del Castello di Maredolce, l’inaugurazione della mostra pittorica e installazioni dal titolo “ROSA FRESCA E AULENTISSIMA”, dell’Associazione Faro Convention Citizens of Europe. Le opere avranno come tema la figura di Santa Rosalia espressa nell’immaginario di ogni singolo artista.
Dalle 18 alle 19,30, lo spettacolo “E A OGNI PASSU E A OGNI VIA…VIVA SANTA RUSULIA!”, a cura del gruppo Le Matrioske. Lo spettacolo proposto è un excursus poetico – musicale che segue le orme di Rosalia Sinibaldi, protettrice dei palermitani. Attraverso “U Triunfu”, repertorio musicale dei Cantastorie Ciechi, operanti in Sicilia dagli inizi del 1700 e fino agli anni ’80 del ‘900.
Domenica 5 settembre dalle 16.30 alle 17,30, visita guidata del Castello di Maredolce a cura dell’Associazione Castello e Parco di Maredolce APS.
Dalle 18 alle 19,30 sempre al Castello di Maredolce, spettacolo “Storia di una picciridda chiamata Lia. Triunfu popolare per canti e cunti” testi di Cocò Gulotta, a cura del gruppo Bottega Retrò.
Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid 19, le visite saranno consentite a gruppi di un massimo 15 persone dotate di green pass o con tampone esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.