“Un Prefetto tra la gente” questo il titolo dell’incontro che si terrà domenica 1 settembre, dalle 17 alle 18, al Cassaro Alto, durante la quarta edizione de “La Festa dell’Onestà” per ricordare il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. A organizzare l’incontro, l’Associazione Culturale della Polizia Municipale di Palermo.
«Conoscere il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la sua storia, scoprirne i valori ma soprattutto la sua umanità e il suo credo – dice Sergio Quartana, presidente dell’Associazione che ha organizzato l’incontro -, penso ci aiuti a capire la profondità di quest’uomo a cui noi Italiani dobbiamo molto. Vogliamo ricordare l’uomo, simbolo delle istituzioni, che, sin dal suo arrivo a Palermo, ha voluto ascoltare i palermitani, soprattutto i giovani, per comprendere le loro esigenze e cosa alimentava il fenomeno mafioso. Il nostro incontra mira a interrogarci su cosa possiamo fare per seguire un percorso comune che ci renda parte di una Comunità e che non ci releghi al ruolo di semplici osservatori».
«Con il gruppo di lavoro composto da Brigida Ricciardi, Giovanni Giallombardo, Maria Giallombardo, Barbara Filippone e Rosalinda Ferrante – conclude Quartana -, vorremmo realizzare un fumetto sul Generale Dalla Chiesa, con i disegni di Emanuele Alotta e la sceneggiatura di Rosalinda Ferrante, proprio per far conoscere quell’aspetto umano che aveva spinto uno dei tanti studenti incontrati a dirgli: “Per la prima volta ci troviamo di fronte a un non siciliano che capisce i siciliani e riesce a coglierne gli aspetti fondamentali».
Parteciperanno all’incontro Francesco Lombardo, rappresentante dell’Associazione Cassaro Alto che organizza la Festa dell’Onestà, Emanuele Alotta, che ha realizzato i disegni della brochure che accompagna l’incontro, la studentessa Valentina Corrao e anche due ex alunni del terzo liceo scientifico dell’Istituto Gonzaga di Palermo, Giorgio Cambiano e Antonio Catalano che, insieme ai compagni, scrissero il 29 maggio del 1982 una lettera aperta al Generale, pubblicata sul giornale l’Ora, in cui gli manifestarono stima e rispetto tanto da spingere il prefetto, pochi giorni dopo, il 2 giugno, ad andarli a trovare e ascoltarli.
Quest’anno, il Miur nelle tracce della prima prova all’esame di Maturità, ha inserito il ricordo delle vittime di mafia, e in particolare del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. A Palermo, Valentina Corrao, la diciottenne studentessa del liceo classico “Don Bosco-Ranchibile” ha scelto questa traccia realizzando il tema “Un passato presente”, scelta apprezzata da Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale.
Valentina, nonostante la giovane età, non è nuova ad affrontare argomenti come la legalità e la lotta alla mafia, temi che sin da piccola ha sempre sentito trattare visto che è la nipote di Rita Borsellino, la sorella del giudice antimafia ucciso in via D’Amelio nel ‘92.
Per Valentina Corrao: «Molti giovani non conoscono quanto successo negli anni in cui Palermo era tenuta in ostaggio dalla mafia. Il compito di chi non ha fisicamente vissuto quegli anni ma che ne ha conosciuto i vari aspetti grazie al racconto di chi la mafia l’ha combattuta, è quello di far conoscere ai coetanei quanto è successo e spingerli a svegliare le proprie coscienze per una lotta serrata alle mafie così come fece nei suoi 100 giorni a Palermo il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa».