venerdì, 20 Dicembre 2024
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Fertility day, dure critiche di Saviano e del web

C’è anche quello dello scrittore Roberto Saviano tra i migliaia di tweet che stanno criticando il ‘Fertility Day’, l’iniziativa del ministero della Salute per informare le donne sui problemi legati alla fertilità. L’hashtag è ormai top trend su Facebook, con molti commenti negativi soprattutto di donne.

“Il #fertilityday è un insulto a tutti – scrive lo scrittore, che fa anche una disamina molto critica dei manifesti pubblicati dal ministero -, a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno”.

“Non sapevo niente della campagna del Ministero, non l’avevo vista, avevo problemi più importanti da seguire. Certo non conosco nemmeno un amico che fa un figlio perché ha visto un cartellone, se vuoi creare una società che scommette sul futuro devi creare le condizioni strutturali, gli asili nido, i servizi, creare lavoro. Nei paesi dove si fanno figli non credo che sia per effetto di una campagna”, e’ la reazione di Matteo Renzi, intervistato da Rtl 102.5.

Due le critiche principali alla campagna, che ha slogan come ‘Sbrigati, non aspettare la cicogna’ o ‘La fertilità è un bene comune’. Da una parte si afferma che il problema principale che ostacola la maternità è di tipo economico, dall’altra si accusano gli slogan di colpevolizzare le donne che, per volontà o per altri problemi, non hanno fatto figli, una retorica che richiama secondo alcuni quella fascista. “In un Paese con il tasso di disoccupazione come quello italiano, dove chi ha talento, ambizioni e speranze emigra – scrive ad esempio Saviano – dove chi non ha la solidità economica di un famiglia che possa garantire studi e accesso alla professione, lascia il Paese, sembra una presa in giro”.

”Lo slogan del Fertility Day e’ ‘conoscere per essere libere di scegliere’, non e’ nostra intenzione fare una campagna per la natalita’ ma fare prevenzione perche’ l’infertilita’ e’ una questione di Salute Pubblica”: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde cosi’ alle critiche venute dal web sulla campagna che partira’ nei prossimi giorni in occasione del primo Fertility Day il 22 settembre, che ha ricevuto, fra l’altro, un duro attacco da Roberto Saviano. ”E’ un problema in crescita che riguarda sia gli uomini che le donne. Abbiamo istituito – spiega all’ANSA – un ampio tavolo di lavoro dove erano presenti esperti medici di molte specialita’, dai ginecologi agli andrologi, endocrinologi e pediatri, psicologi e ancora sociologi ed economisti. E’ stata individuata la necessita’ di informare le persone perche’ e’ emerso che spesso manca la consapevolezza dei tempi della fertilita’, che varia a seconda delle eta”’.

“L’obiettivo di questo giorno della fertilità e di tutta questa attività sulla fertilità dopo il tavolo consultivo è teso semplicemente a dare la corretta informazione ai cittadini. Punto”. E’ stupita della reazione del web Eleonora Porcu, esperta di fecondazione assistita, dell’università di Bologna e a capo del tavolo del ministero che si e’ occupato di elaborare il Piano del Ministro.

“Lo dico come operatore con 30 anni di lavoro – sottolinea Porcu – ho visto il dolore delle persone che a un certo punto cercano un figlio e non possono averlo, e spesso perchè non erano a conoscenza del funzionamento del proprio apparato riproduttivo. Se non si conosce questo problema, se non si sa ad esempio che al crescere dell’età cala la fertilità negli uomini e ancora di più nelle donne , se non si sa che le malattie sessualmente trasmissibili possono minare i nostri organi riproduttivi spesso silenziosamente (come la clamidia), se non conosciamo questo profilo fisiologico della specie umana che ha intrinsecamente una bassa fertilità e soprattutto nella parte femminile, ci esponiamo ad un dolore immenso, il dolore della sterilità, del non riuscire ad avere bambini quando li si cerca, e non si riescono ad avere, il dolore è enorme”.

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