Ecco arrivare un’altra brutta notizia per la Sicilia. Premesso che già bastano e avanzano le varie problematiche che si vivono quotidianamente: sanità, economia, disoccupazione; ora ci giocano un brutto tiro anche i Trasporti.
È stato annunciato, da parte di Ferrovie dello Stato, che verranno fatti ulteriori tagli: in pratica si prevede l’interruzione dei collegamenti ferroviari che collegano Sicilia e Calabria. Sì, è vero, i collegamenti in Regione non sono stati mai efficienti, ma almeno hanno sempre permesso, anche se con difficoltà, gli allacciamenti con le varie città d’Italia, ma lunedì 2 febbraio con la presentazione del nuovo piano tutto è andato ancora a peggiorare.
Il programma prevede che dal 13 giugno prossimo, con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, resteranno solo due treni a garantire una minima continuità territoriale. Due notturni per Roma. Il resto sarà tagliato: niente più treni verso Milano, e di giorno ci si fermerà a Messina o Villa San Giovanni, praticamente i passeggeri diretti verso la Calabria e viceversa, dovranno scendere dai treni e recarsi a piedi a prendere il traghetto. Rimarrà un solo Ferry Boat (traghetto ferroviario) per portare i siciliani in percorrenza da Siracusa o da Palermo fino a Roma senza dover scendere dal treno. Questo nuovo piano prevede tra l’altro anche 102 esuberi per lavoratori a tempo indeterminato più 50 circa tra i precari, più ancora l’indotto: 500 lavoratori circa in tutta l’isola.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil, per sollecitare impegno e attenzione da parte del Governo regionale, hanno effettuato un sit-in, venerdì scorso, in occasione della presenza a Messina del Governatore Crocetta, infatti il Presidente ha inviato una nota al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi con la quale chiede un incontro urgente per discutere della grave situazione che si sta creando nel campo dei trasporti ferroviari in Sicilia, a causa dell’eliminazione dei treni di collegamento con il nord.
In una nota ufficiale l’Anci, ( Associazione dei comuni siciliani) comunica iniziative di protesta, infatti sabato 14 febbraio 2015 è stata annunciata una manifestazione nella quale saranno presenti politici, sindacati e semplici cittadini a sostegno della continuità territoriale.
Ci auguriamo che al più presto si trovi una soluzione, altrimenti la Sicilia rischia seriamente di restare esclusa dal collegamento su rotaie per merci e passeggeri e dai programmi di sviluppo del trasporto nazionale.