venerdì, 22 Novembre 2024
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Feltrinelli inaugura una libreria al MuSt23, all’ex stazione di Capaci

Dal 3 giugno, MuST23 aprirà al pubblico

La libreria Feltrinelli, che giovedì 23 maggio apre a Capaci all’interno del complesso MuST23 – Museo Stazione 23 maggio – nasce da un progetto di riqualificazione culturale e urbana promosso dall’associazione “Capaci No Mafia Ets” e dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel in memoria della strage del 23 maggio 1992 – si pone proprio come un nuovo spazio di cultura e di pensiero libero.

Quello tra Feltrinelli e la Sicilia è un legame a doppio filo, che affonda le sue radici nell’identità della casa editrice, con titoli come Il Gattopardo, tra le pubblicazioni più iconiche di Feltrinelli.
L’apertura a Capaci, 120 esima su scala nazionale, è la settima del Gruppo in Sicilia a conferma dell’affezione di Feltrinelli per questo territorio e della storicità del suo presidio.
Risale infatti al 2004 la prima Feltrinelli a Melilli, a cui è seguita la libreria di Palermo nel 2008, rafforzata dalla successiva apertura dell’attuale megastore, nel 2022. A queste si affiancano i punti vendita di Catania, inaugurati nel 2010 e 2011, e il franchising di Messina, aperto nel 2012. In vent’anni, nel corso dei 300 eventi che si sono tenuti mediamente ogni anno, sono transitati nelle librerie Feltrinelli autori e figure di grande rilievo, come Simonetta Agnello Hornby, Pif, Pietro Grasso, Fiammetta Borsellino e tanti altri.

La libreria, fedele nell’estetica allo spazio industriale che la ospiterà, l’ex Stazione ferroviaria di Capaci, si propone come un polo di fruizione culturale permanente, una testimonianza di impegno civico nella resistenza alla mafia e un punto di riferimento per la collettività.
A disposizione del pubblico saranno infatti oltre 2.000 titoli selezionati dai librai Feltrinelli, che spaziano dai long seller alle novità, dalla narrativa alla saggistica. Una proposta editoriale attenta a cogliere le specificità del territorio e a valorizzarle con percorsi tematici che esplorano la storia e l’arte locale invitando alla riflessione sui temi dell’antimafia e della legalità. In aggiunta, un’ampia sezione dedicata ai libri per bambini, nella convinzione che l’educazione civica sia il presupposto irrinunciabile per la crescita e la formazione di cittadini consapevoli.

Per celebrare l’inaugurazione, mercoledì 22 maggio alle ore 20.45, uno speciale
evento organizzato in collaborazione con MuST23 alla presenza di Dario Riccobono responsabile di MuST23 e di alcune delle voci più esperte in temi di mafia. Moderati da Salvatore Cusimano, saranno protagonisti di un talk a tema degli ospiti d’eccezione: Pif, volto letterario della lotta alla criminalità organizzata, Maurizio de Lucia, Procuratore capo di Palermo e John Dickie, storico di fama internazionale.
In apertura e in chiusura della conversazione, gli emozionanti interventi di Davide Enia e di
Daria D’Aloia dell’Associazione CCO – Crisi Come Opportunità.

Nasce MuST23, il Museo Stazione 23 maggio a Capacinella cittadina che 32 anni fa per il mondo, diventò sinonimo di strage. Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia presentano il primo step di un museo immersivo, che mira alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente. Finanziato in gran parte da Invitalia (con la misura cultura crea 2.0) e da Legacoop Coopfond, MuST23 non è un museo sulla mafia, né tantomeno sulla strage del ‘92, ma un luogo dove la storia si racconta per comprenderne le dinamiche e ricostruire un senso. L’obiettivo è quello di raccontare 32 anni di lotte, di successi, anche di delusioni nella lotta alla mafia. Raccontare un territorio che non è solo un pezzo di autostrada saltato per aria.

Lo spazio utilizzato è quello dell’ex stazione ferroviaria di Capaci, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). In particolare, nello spazio dello scalo merci in disuso sono stati allestiti cinque container dai colori accesi: due sono sale immersive con visori e realtà virtuale  per “entrare” in autostrada immediatamente dopo l’esplosione, ascoltare testimonianze, guardare immagini di repertorio; un terzo container contiene nove monitor per vedere e ascoltare le parole di Giovanni Falcone; quindi il bookshop, e ancora il polo di fruizione culturale permanente e bookstore curato da Feltrinelli. Infine, un’area sarà dedicata alla mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino” ideata e realizzata dall’Ansa, media partner del progetto.  

Dodici visori Meta Quest 3 consentono di essere proiettati, grazie alla realtà virtuale, in autostrada nei secondi immediatamente successivi all’esplosione. L’esperienza, ideata da MuST23 e realizzata dalla cooperativa Mediterranei, dura circa 20 minuti e permette di ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti, dei soccorritori, dei primi testimoni. Interagendo con gli oggetti presenti in autostrada, infatti, partiranno filmati di repertorio dagli archivi della Rai, media partner del museo. Le voci di fondo che si sentono sono i messaggi radio autentici della polizia, tratte da “Voci di Capaci”, il documentario di Ernesto Oliva e Antonio Prestigiacomo.

Partire da quell’evento drammatico diventa strumento narrativo per raccontare, attraverso le nuove tecnologie, la resistenza alla mafia e l’impegno per la valorizzazione del territorio: dall’importante lavoro del giudice Falcone all’impegno della  società civile, dagli arresti dei più importanti boss alle eccellenze siciliane.

MuST23, nelle intenzioni dei responsabili, non sarà solo un museo: ma innanzitutto un progetto di rigenerazione urbana, un progetto per Capaci, paese che si porta addosso un ingombrante fardello; e che invece si vuole mostrare nella sua bellezza e nella voglia di reagire alla violenza mafiosa. MuST23 ambisce a diventare un hub culturale, una casa delle associazioni, un cinema sotto le stelle, un teatro, un luogo di aggregazione giovanile, tutto quello che adesso Capaci non ha.

MuST23 è un progetto di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia con la direzione artistica di Davì Lamastra, finanziato da Invitalia (misura Cultura Crea 2.0), Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d’Italia, con il gratuito patrocinio del Comune di Capaci. Rai e Ansa, che hanno dato accesso ai loro materiali d’archivio, sono anche media partner. Il ticketing è curato da Coopculture. Contributi sono arrivati da Leroy Merlin Italia, Fillea Cgil Palermo, Cassa Edile Palermo. Gli spazi sono concessi in comodato d’uso gratuito da RFI.

La libreria si trova in via Monsignor Siino snc a CAPACI (PA).

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