Con l’adesione di centinaia di associazioni e comitati, sono stati in migliaia i cittadini impegnati nei flash mob in tutta la Sicilia, che si sono svolti lo scorso 7 maggio in modalità diffusa per contrastare il fenomeno degli incendi dolosi.
Tra le Associazioni, anche il WWF Sicilia Area Mediterranea ODV è impegnata in questa battaglia, sul fronte della protesta, ma anche della proposta, per sottolineare la fondamentale importanza che svolgono i nostri boschi nel ciclo vitale dell’umanità.
Dal trapanese al ragusano, con particolare impegno nell’agrigentino, i volontari del WWF si sono uniti ad altre associazioni per rendere quanto più diffuso l’evento.
A Mazara del Vallo, Menfi, Santa Margherita Belice, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Agrigento, Licata e Vittoria, insieme a alle associazioni VisitAgrigento, Mariterra, Aggregazione Atlantide, Hot Dogs Rescue e Amici di Olivia, i volontari si sono fotografati vestiti di bianco e sporchi di cenere esponendo cartelli di protesta diffusi poi in rete.
Tutta la Sicilia mobilitata in questa azione di protesta e sensibilizzazione che parte da una palese incapacità delle istituzioni di dare risposte concrete al contrasto degli incendi dolosi in campo preventivo, per spendere una montagna di soldi, poi, per lo spegnimento degli incendi boschivi.
È una battaglia che il mondo della civiltà globale ha sposato organizzandosi spontaneamente, mobilitandosi per rendere quanto più diffusa un’azione di impatto mediatico e sociale con una marea di persone di buona volontà mostrarsi esplicitamente sui social.
Combattere gli incendi nei boschi può significare anche smuovere le coscienze per stimolare un sentire popolare che diventi prevalente e prioritario. La lotta agli incendi boschivi deve diventare quindi centrale per le istituzioni, e per i cittadini, che devono “pretendere” risultati concreti.
“Non finiremo mai di ringraziare i nostri volontari e i cittadini e le associazioni – scrive in una nota il WWF Sicilia area mediterranea – che ci hanno affiancato in questo evento di manifestazione diffusa. A Mazara del Vallo, come a Menfi, Santa Margherita, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Agrigento, Licata, Vittoria, dove siamo intervenuti direttamente, ma anche in tutte le altre realtà della Sicilia, dove associazioni e cittadini si sono mostrati vestiti di bianco e sporchi di cenere è emersa la terribile necessità di fare “scrusciu”, rumore, sulla problematica degli incendi boschivi. Problema che deve essere prevenzione, e non soltanto spegnimento a posteriori con una incredibile spesa pubblica”.
A Mazara del Vallo i volontari si sono dati appuntamento al Boschetto della Trinità. A Menfi i volontari del WWF si sono uniti alle associazioni Hot Dogs Rescue e Amici di Olivia per manifestare alla Pineta Molinari, mentre le amiche dell’associazione Ad Alta Voce hanno creato un video al Bosco del Magaggiaro. E a Sciacca, sul Monte San Calogero, i volontari hanno ricordato l’importanza del luogo, degli alberi, del sistema fatto di natura e strutture umane, ricordando Dedalo che riuscì a compiere le sue opere. E poi a Ribera, alla Riserva Foce del Fiume Platani, immersi in una natura rigogliosa, i volontari hanno dato vita al loro flash mob, come a Porto Empedocle, nel Boschetto di Contrada Infincherna, insieme l’Associazione Mariterra, e ad Agrigento, dove con l’associazione VisitAgrigento i volontari si sono trovati sul boschetto del Costone Nord. A Licata, grandi e piccini si sono ritrovati immersi nel Bosco Galluzzo e infine a Vittoria tutti intorno alla Riserva Pino d’Aleppo.