Con la firma del contratto di affitto, fino al 30 settembre, del ramo di azienda ex Aps, tra Amap e curatela, che fa seguito all’atto di affidamento del servizio da parte di Ato, si è definito oggi il passaggio della gestione del servizio idrico integrato da Ato ad Amap, in 35 comuni della provincia di Palermo . “L’Amministrazione comunale esprime apprezzamento per la definizione della vertenza Aps, che ha visto protagonisti l’Amap e numerosi sindaci della provincia di Palermo – spiega il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – e che consentirà la normalizzazione del servizio idrico integrato nei 35 comuni che hanno aderito alle gestione Amap e la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale ex Aps. Il contratto di affitto da parte di Amap del ramo di azienda della Aps – aggiunge Orlando – fallita per una dissennata gestione privata, con oltre dieci anni di insopportabili logiche accaparratorie di risorse pubbliche, costituisce la conferma della necessaria gestione interamente pubblica del Servizio Idrico integrato. Tale affitto, come primo fondamentale risultato, è stato reso possibile per la grande collaborazione istituzionale dei sindaci dei Comuni interessati, che hanno superato ostacoli di ogni genere e delle organizzazioni sindacali che hanno favorito questo processo con senso di responsabilità. Adesso inizia una fase tanto delicata quanto importante – conclude il primo cittadino – premessa indispensabile perché si pervenga ad un unico gestore interamente pubblico dell’ambito sovra-comunale e si superino le disastrose condizioni di reti e depuratori prodotte da quella fallimentare gestione privata”.
Per l’Assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità Vania Contrafatto: “L’affidamento all’Amap del servizio idrico integrato di 35 Comuni della Provincia di Palermo, formalizzato questa mattina, è un importante risultato sia per i cittadini, che finalmente riceveranno un servizio degno di questo nome, sia per i lavoratori ex Aps cui viene data una prospettiva di stabilità. Il ruolo della Regione in questo processo è stato determinante ed è andato ben oltre le competenze previste: la nomina di un commissario per l’Ato e lo stanziamento in Finanziaria del contributo di start up hanno garantito sicurezza e stabilità, nonostante il comportamento spesso contraddittorio dei soggetti coinvolti, Amap e Comune di Palermo in primis. Il servizio idrico integrato è infatti affidato ai Comuni che però hanno dato prova, più volte, di non riuscire da soli a fronteggiare l’emergenza. Nonostante tutto si conclude positivamente una vicenda lunga e complicata e per questo non possiamo che esprimere piena soddisfazione”.