Palermo – Anche oggi, per l’ennesima volta e sempre con lo stesso metodo, è stato avvisato un allarme bomba al Plesso “Libero Grassi” dell’I.S. Duca Abruzzi – L.Grassi di Palermo. Marzo, infatti, si è concluso con 6 perquisizioni dei locali, fatte anche dagli artificieri di Polizia e Carabinieri che hanno avuto lo stesso esito:”tutto a posto niente ordigni”.
In questo ultimo mese, la Scuola ha conosciuto “il lavoro d’olfatto” di ben 4 cani: tre Labrador della Polizia di Stato e un Pastore Tedesco dei Carabinieri. L’ultimo in ordine di tempo, un bellissimo e prestante Labrador nero di 8 anni di nome Bartolo, ma chiamato col vezzeggiativo di “Bart” dal suo conduttore, l’agente Massimiliano Macaluso, che ha eseguito l’operazione in circa mezz’ora. Prima di lui, una decina di giorni orsono, il giovane Labrador nero, Black, di 2 anni.
Questo intervento, a quanto pare, fa parte del terzo o quarto che giornalmente a Palermo si effettuano per il medesimo tema:”Allarme bomba negli Istituti scolastici”. In poche parole, in un mese, una sessantina di telefonate anonime giungono alla centrale operativa dei Carabinieri e della Polizia per avvisarli.
L’intervento, ci hanno spiegato gli agenti, viene effettuato, sempre al meglio, in diversi modi e sempre valutando una serie di condizioni, iniziando dal controllo degli allarmi antifurto e dei sistemi di video sorveglianza, se presenti nella struttura scolastica. Una cosa sino adesso è stata sicura e cioè che coloro che hanno “telefonato” hanno interrotto un pubblico servizio, hanno procurato allarme, hanno fatto sperperare denaro pubblico e hanno arrecato molto fastidio a tutti gli operatori scolastici compresi gli studenti. Si, gli stessi studenti sono contrariati perchè anche con le giornate piovose e fredde, tutti sono costretti a evacuare la scuola e a rientrarci dopo un’ ora circa. Le domande però nascono spontanee:”Perché le scuole sono ostaggi di costoro? Ma possibile che non si riesce a bloccare questa insana mania che porta lo sconvolgimento della normale attività scolastica e porta anche scompiglio nel servizio effettuato dalle Forze dell’Ordine? Le tante telecamere di video sorveglianza in giro per la città non possono essere utilizzate per tale scopo? Dagli agenti intervenuti, in merito sono state espresse parole rassicuranti:”li beccheremo”!