La fine del mercato tutelato e la completa liberalizzazione per il settore energia è ormai prossima. Le date operative previste dalla legge sono il 10 gennaio 2024 per il gas ed il 1° aprile 2024 per la luce. Nessuna proroga è stata concessa nonostante le richieste di Adiconsum altre Associazioni dei Consumatori.
Da qui il suggerimento dell’Associazione Consumatori del mondo Cisl, rivolto a tutti gli utenti e in particolare i “vulnerabili”, ovvero quelli appartenenti alla categoria più debole (per condizioni economicamente svantaggiate, o per utenze ubicate nelle isole minori non interconnesse, per utenze ubicate in strutture abitative di emergenza per eventi calamitosi, per età superiore ai 75 anni): stare molto attenti e a non fare scelte affrettate indotte dall’errata informazione resa telefonicamente in questo periodo da alcune società che contattano gli utenti sollecitando scelte immediate mentre in realtà è bene prima informarsi ed approfondire.
Al fine di accompagnare l’utente in questo delicato passaggio al mercato libero o a valutare un diverso fornitore che meglio risponda alle proprie esigenze di consumo, Adiconsum ha previsto una campagna informazione per fornire notizie chiare e sintetiche sulle regole di condotta e sugli obblighi contrattuali degli operatori, ma anche al fine di far conoscere gli strumenti di tutela previsti dalla legge, quali il diritto di ripensamento o il diritto di recesso, qualora la scelta sia stata affrettata e non corrispondente alle proprie necessità.
“I nostri consulenti – spiega Antonio Rocco, Responsabile territoriale per Palermo Trapani di Adiconsum Sicilia – assisteranno gli utenti nel compare i diversi operatori nel settore dell’energia elettrica e del gas, al fine di scegliere quello più adeguato alle proprie abitudini di vita, all’andamento dei consumi negli ultimi 12 mesi e alla spesa annuale, tra le varie offerte a prezzo fisso e variabile”.
“La proroga – come precisa Rocco – è stata richiesta non per impedire e o ostacolare il passaggio al mercato libero, ma per evitare che il consumatore debba scegliere un fornitore in un momento in cui il mercato dell’energia è fortemente condizionato dai conflitti bellici in corso. Temiamo, quindi, che con l’approssimarsi della fine del mercato tutelato si verifichi un aumento di truffe e di contratti non richiesti sulla base di consensi acquisiti in conseguenza di telemarketing e/o teleselling aggressivi, dove il consumatore potrebbe essere indotto ad una scelta non consapevole, per via del comportamento posto in essere da alcune società di energia elettrica e gas che cercano di accaparrarsi il cliente fornendo delle informazioni non sempre corrette in ordine alla mancata scelta del fornitore nel mercato libero o sulla tariffa”.
Per Palermo e provincia, contattare lo 091.307761 o 388.8822243 per Trapani e provincia 092321182 o 3891331582.
CODACONS SU ENERGIA, CAOS TOTALE E CONVENIENZA ASSENTE, GLI ITALIANI COSTRETTI A UN PASSAGGIO FORZATO
Gli italiani in larga parte non vogliono la fine del mercato tutelato dell’energia, che sta gettando nel caos 15 milioni di famiglie – circa 9 milioni di utenze per le bollette della luce e 6 milioni per quelle del gas – che sono rimaste a lungo tutelate da speculazioni ed enorme volatilità delle quotazioni; e non si capisce come faccia la Commissione Europea ad avere la faccia tosta di dire che il passaggio conviene, quando tutti gli indicatori dicono l’opposto.
Durissimo il Codacons nei confronti della Commissione Europea e delle forze politiche che non hanno saputo opporsi a un passaggio che, dopo anni di caro-bollette, rischia di rappresentare una nuova mazzata per gli italiani: gli uni avallando il passaggio (tutte le forze politiche che hanno supportato il governo Draghi, hanno anche dato il via libera alla fine del mercato tutelato), gli altri evitando la proroga, sono tutti corresponsabili di una transizione che i cittadini non volevano, e di cui dovranno rispondere in caso di salasso energetico in bolletta.
Non si capisce poi – prosegue l’Associazione – come faccia la Commissione Europea a sostenere che i prezzi sul mercato libero siano notevolmente inferiori rispetto al mercato regolamentato, “a vantaggio dei consumatori e delle imprese”. I dati a disposizione – sia pubblici che privati – smentiscono questa affermazione, e (a meno di non scandagliare il mercato con attenzione costante, per scovare le poche offerte realmente valide) raccontano una generale, minore convenienza per gli utenti. Forse la Commissione Europea parla di un mondo ideale, in cui eliminare le tutele e aprire al mercato “libero” permette di abbassare i prezzi automaticamente e senza colpo ferire: ma nei fatti le cose non stanno proprio così, e prima o poi bisognerà scendere a patti con la realtà.
Per Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale Codacons “Famiglie e imprese vanno incontro a un inevitabile aumento delle tariffe di luce e gas”. “Qualcuno si è mai chiesto il motivo per cui gli italiani non vogliono abbandonare il vecchio, rigido e (a detta di molti) superato regime di “maggior tutela” con costi fissati trimestralmente dall’Autority dell’energia, al provvidenziale, moderno e conveniente mercato libero? Dal decreto Bersani che aprì alla concorrenza il settore è cambiato tutto (ministri, autorità religiose, idoli calcistici) eppure, nonostante tutto, gli italiani – che evidentemente hanno la vista lunga – non hanno cambiato idea. A loro dovranno rispondere le forze politiche che hanno permesso l’ennesimo provvedimento che va contro i loro interessi, e le istituzioni sopranazionali che vedono convenienze dove non esistono”, conclude.