“Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio?” – domanda il sommo sacerdote a Gesù. “Chi volete che vi liberi, Gesù o Barabba?? dice il governatore – e il popolo grida “Barabba, Barabba!!”. “Davvero costui era il Figlio di Dio” – afferma il centurione nei pressi del Gòlgota osservando il Crocifisso. Un giovane dalla candida veste dice alle donne appena entrate nel sepolcro “Voi cercate Gesù? È risorto, non è qui”.
Queste sono solo alcune delle frasi più celebri del Vangelo che in questi giorni riecheggiano la sera presso la Chiesa di San Isidoro Agricola detta “dei Fornai” a Palermo, dove adulti e giovani di tutte l’età si riuniscono per provare e dare vita a uno degli eventi che ogni anno attira e coinvolge tantissimi palermitani e non solo, “La Rappresentazione della Passione di Cristo”.
Giornale Cittadino Press ha deciso di andare dietro le quinte e fornire così qualche anteprima ai nostri lettori, conoscendo meglio i protagonisti e vedendoli all’opera.
Le prove si svolgono vicino all’altare, mentre in un salone adiacente notiamo già alcune scenografie, dei vestiti e le foto delle rappresentazioni passate. Conversiamo con uno dei giovani organizzatori, Filippo Corrao, nonché Make up Artist dell’evento, noto per la sua abilità a riprodurre con estremo realismo le piaghe del Cristo crocifisso e a mettere in risalto con il trucco dettagli e particolari che certamente non passano inosservati.
“Il nostro obiettivo – precisa subito Corrao – è quello di portare il Vangelo per le vie del quartiere e questa rappresentazione preparata con grande amore e fervore, una volta l’anno, dai ragazzi dell’Albergheria è certamente molto sentita”.
Per quanto riguarda l’arte del Make up, Filippo ci racconta di questa sua passione, dote naturale, manifestatasi sin da bambino e poi con il tempo perfezionata con lo studio, aggiornamenti e collaborazioni “qui è questa la mia iniziativa: potere rendere “vivo” in questo quartiere Gesù nella maniera più vera possibile”.
Tra le tante ragazze presenti scorgiamo il dolce volto di Valeria Gagliardo e osservandola nei modi di fare, già prima di vederla alle prese con la sua parte, immaginiamo il suo ruolo alla rappresentazione, “da dodici anni faccio parte di questo gruppo, ma sono tre anni che ho il ruolo di Maria. Non riesco a spiegarti bene tutta l’emozione che provo, ma l’unica cosa che posso dirti è che la vivo con profonda fede ed è questo che mi aiuta tantissimo. In tutto quello che faccio, nei miei passi, nei miei gesti e nelle parole mi rivolgo a Maria: solo così riesce tutto perfettamente”.
La rappresentazione, i cui interpreti non sono attori professionisti ma ragazzi e ragazze del quartiere, prende avvio dalla Domenica delle Palme per poi proseguire con il Giovedì Santo, giorno in cui, dopo la celebrazione liturgica della Cena Domini, avverrà la condanna di Cristo e quindi rispettivamente le scene dell’Orto degli ulivi, della tentazione e dell’arresto. Il Venerdì ci sarà la Via Crucis dalla parrocchia, l’incontro tra Maria e il Figlio, la Crocifissione e la successiva discesa dalla croce. Particolarmente significativo è il fatto che il programma, che si snoda dunque nell’arco della Settimana Santa, comprenda anche la Domenica di Resurrezione. Musica, scenografia, vestiti, tutto è curato e progettato dai confrati e dai tanti giovani attori e partecipanti.
“Rispetto all’anno scorso – ci dice ancora Filippo Corrao – ci sono alcune musiche, abiti e dialoghi nuovi. Sentirete le parole di Claudia la moglie di Pilato e assisterete ad una scena bellissima e molto toccante, il confronto tra Maria e Gesù”.
Non potevamo non ascoltare le parole di Filippo Sapienza che intrepreta il personaggio di Gesù “è una esperienza di fede, di testimonianza, di annuncio del Vangelo. Noi, pensando che un immagine può aiutare di più e può rimare più impressa, ci rivolgiamo soprattutto a coloro che non hanno una vita di fede attiva. Ogni anno io mi preparo spiritualmente perché questa esperienza non è per me semplice teatro e interpretare questa parte mi ha sempre dato modo di riflettere ulteriormente su Gesù, sulla sua figura di uomo e di Dio.”
Guardare dall’esterno e conoscere un gruppo così affiatato di giovani e fedeli che dedicano parte del loro tempo con fede e sacrifici alla realizzazione di questo evento emoziona e trasmette un messaggio che va aldilà della semplice e banale rappresentazione scenica. Già dalle prove si avverte ciò che ogni anno coinvolge e affascina Palermo: la materializzazione di quella atmosfera tipica della Settima Santa, che stimola la riflessione e la ricerca spirituale e invita il cristiano a portare nel proprio cuore la croce, simbolo dell’eterna presenza di un Dio il cui figlio è morto ed è risorto per l’umanità credente.
A breve Giornale Cittadino Press pubblicherà il programma “La Passione di Cristo” della Chiesa dei Fornai.