lunedì, 23 Dicembre 2024
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Emergenza rifiuti a Palermo, i chiarimenti da Rap

Ancora una volta dall’Assessore Regionale Pierobon arrivano slogan sulla raccolta differenziata del tutto avulse dalla realtà che la Città di Palermo e gli altri comuni stanno vivendo, lo sottolineano il Presidente di RAP Norata e il Direttore Generale Li Causi. Invece, di atti propositivi per risolvere il problema dei rifiuti da parte dell’Assessore c’è, come al solito, la necessità di attribuire ad altri colpe e responsabilità solo per celare le proprie.

“La Rap ha presentato il progetto per la chiusura della sesta vasca di Bellolampo nei tempi previsti e quella di qualche giorno fa è stata solamente un’integrazione documentale richiesta dagli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente che hanno prontamente ed efficacemente dato la loro collaborazione alla RAP approvando il progetto di chiusura finale della sesta vasca già trasmesso per le necessarie valutazioni al Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato Territorio e Ambiente. Evidentemente l’Assessore Alberto Pierobon non è stato adeguatamente informato di come sono andate le cose e continua a scaricare su altri le proprie responsabilità. Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni ma, per rispetto dei cittadini, è arrivato il momento che si esca dalla logica degli slogan”. Lo dicono il Presidente della Rap Giuseppe Norata e il Direttore generale Roberto Li Causi, commentando le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon.

“Palermo si ritrova in una drammatica ma, purtroppo, prevedibilissima emergenza – continuano Norata e Li Causi – che presto coinvolgerà tutta la Sicilia per un unico motivo: la mancanza degli impianti e di un’adeguata pianificazione. Ascoltiamo a più riprese slogan sulla generica necessità di aumentare la differenziata, ma anche se tutti i Comuni siciliani di colpo diventassero virtuosissimi non ci sarebbero impianti in cui conferire la raccolta, solo qualche mese fa i Comuni non sapevano dove portare la frazione umida della raccolta differenziata per mancanza di impianti di compostaggio. In queste settimane la Rap ha avuto una piena, efficace e celere collaborazione con l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, spiace che lo stesso non si possa dire dell’Assessorato guidato da Pierobon. Sul punto – il Presidente e il Direttore Generale RAP – sottolineano che c’è l’assoluta certezza della sensibilità e dell’impegno del Direttore Foti che in questi giorni ha cercato di mettere “pezze” ad un sistema che sta collassando per colpe non sue nè certamente di RAP. Sulla sesta vasca è già arrivata la prima approvazione del progetto da parte degli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente e adesso la pratica è al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico”. “A questa celerità dell’Assessorato Territorio e Ambiente si accosta l’opposta condizione degli Uffici guidati dall’Assessore Pierobon che dopo 33 mesi ancora non ha posto in essere le procedure per realizzare la settima vasca”.

“Le difficoltà che Palermo affronta in questi giorni – spiegano il Presidente e il Direttore di Rap – così come altri Comuni del Palermitano, esigono che la Regione intervenga celermente per evitare il collasso del sistema. La Sicilia non ha un piano rifiuti, quello presentato a inizio 2019 è stato giudicato dal Ministero come ‘incongruente’, ‘privo di dati’, per non parlare del fatto che ‘a livello programmatico importanti decisioni sono rimandate a future valutazioni e non si comprende quale sia il percorso per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata’. Una responsabilità che non è certo dei Comuni”.

I vertici di RAP stigmatizzano poi le affermazioni gravissime dell’Assessore Pierobon il quale evidenzia che “ad Alcamo il problema nasce con la scoperta di una presunta irregolarità nell’autorizzazione di un impianto” ma allo stesso tempo Norata e Li Causi ricordano allo stesso Assessore che a rilasciare dette autorizzazioni agli impianti privati sono stati i suoi uffici.

“Vogliamo ricordare all’Assessore – concludono Norata e Li Causi – che la Rap è una società a totale partecipazione pubblica e che Bellolampo è l’unico grande impianto pubblico della Sicilia: avevamo chiesto di non conferire più nell’impianto di Alcamo, ma siamo stati costretti a farlo dallo stesso Assessorato che sembra essersi accorto, di colpo, che le carte non erano in regola. L’incremento della raccolta differenziata è uno degli obiettivi di Rap, ma ribadiamo che servono gli impianti.

Tutti gli impianti per incrementare la raccolta differenziata sono stati condivisi ed inseriti nel Piano d’ambito della SRR Palermo Area Metropolitana che lo ha presentato all’Assessorato all’Energia – nel mese di ottobre 2019 – ma, da allora, gli Uffici dell’Assessore Pierobon non hanno dato alcuna notizia.

Emergenza rifiuti – Dichiarazione consiglieri “Avanti Insieme”

“Siamo all’ennesima emergenza rifiuti che purtroppo potrebbe non essere l’ultima, poiché  il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia è ormai con tutta evidenza compromesso. Intanto, per evitare che le strade della nostra Città si riempiano ancor di più di rifiuti, urgono provvedimenti straordinari che ne consentano l’immediato conferimento. Quella più a portata di mano sembra essere l’ulteriore utilizzo della sesta vasca di Bellolampo, un progetto di “capping” che la Rap ha già presentato al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, che, se autorizzato, scongiurerebbe, anche se per un periodo breve, l’emergenza rifiuti nel contesto dell’emergenza sanitaria da Sars-Covid 19. Lo sanno bene anche il Presidente della Regione e l’Assessore Pierobon, cosa che rende incomprensibile come mai la Regione, considerata la drammaticità del momento, non si adoperi attraverso provvedimenti straordinari volti ad autorizzare appunto la Rap al conferimento nella sesta vasca di Bellolampo. Da più di un anno i rifiuti della Città vanno in giro per la Sicilia, perché Palermo non ha al momento una discarica, con costi esorbitanti per i cittadini, mentre il progetto di realizzazione della settima vasca, che la Rap ha presentato quasi tre anni fa alla Regione, risulta ancora da appaltare (sembra che per la realizzazione del primo lotto non se ne parlerà prima della fine del 2021). È chiaro dunque che il sistema rifiuti regionale è imploso: urge pertanto un Piano Regionale dei Rifiuti che preveda la realizzazione in tutta la Sicilia di impianti pubblici di trattamento e smaltimento dei rifiuti, ed un cospicuo investimento finalizzato ad innalzare le percentuali della raccolta differenziata puntando ad un vero sistema di premialitá dei cittadini più virtuosi. Ma per fare ciò il Presidente Musumeci dovrà fare in modo che tutti gli enti coinvolti si adoperino con celerità affinché il tutto non rimanga, come è accaduto fino ad oggi, intrappolato nei meandri della burocrazia, mentre la Sicilia affonda tra i rifiuti”.

Lo dichiarano i consiglieri comunali di “Avanti Insieme” Massimo Giaconia, Valentina Chinnici, Tony Sala e Claudia Rini.

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