Fino a qualche giorno fa si contavano in 6.807 le nuove domande di accesso al sistema di aiuti alimentari organizzato dal Comune di Palermo in collaborazione con alcuni enti del terzo settore e del privato sociale. Si aggiungono alle prime 15.000 di cui si è conclusa l’analisi, ed alle ulteriori 21.000 di cui prosegue la verifica.
Di questo ultimo lotto di domande, 8.567 cittadini hanno già compilato l’autocertificazione per il successivo vaglio degli uffici che devono verificarne la correttezza.
Particolarmente significativo il dato che vede, delle circa 1.800 pratiche già controllate dagli uffici, solo il 10% con tutti i requisiti richiesti.
Intanto, sono tornati operativi i centri di raccolta delle autocertificazioni messi a disposizione con i propri volontari dagli enti del Terzo settore, dai sindacati e da alcuni dei centri operativi del Banco Alimentare e del Banco opere di carità. Alcuni hanno comunque continuato a fornire il proprio supporto ai cittadini.
Nel fine settimana dovrebbero essere arrivate, ai circa 2.900 già beneficiari, le somme della terza settimana di contributo e questo, come ha sottolineato il sindaco Orlando, sarà erogato per almeno quattro settimane, salvo ulteriori prolungamenti.
“In questi giorni, finalmente, cominciano ad arrivare gli aiuti alimentari erogati dal Comune di Palermo attraverso i buoni spesa accreditati sulla tessera sanitaria. Una boccata d’ossigeno per tante famiglie, ma non per tutte quelle che hanno fatto la richiesta – aveva affermato nei giorni scorsi Sabrina Figuccia, consigliera comunale dell’Udc di Palermo -. Come tutti noi, anche il Comune è stato colto alla sprovvista dall’emergenza coronavirus, ma, dopo i primi giorni di sbandamento, era lecito attendersi una correzione di rotta, ed invece l’Amministrazione continua ad annaspare. Sembrerebbe, infatti – prosegue – che molte famiglie che avevano chiesto i buoni spesa, pur avendo i medesimi requisiti di altre che li hanno ricevuti, non avrebbero avuto le somme accreditate, ma devono “accontentarsi” dei pacchi spesa donati dal Banco Alimentare o da altre associazioni di volontariato, a cui, per carità, va il ringraziamento di tutti i palermitani. Ma, francamente, non si capisce quali siano i requisiti secondo i quali ad alcuni andrebbero i buoni spesa ed altri i pacchi alimentari – conclude Figuccia -. Perché questa differenziazione? Chi è che sceglie gli aiuti da assegnare alle famiglie che hanno gli stessi requisiti? Questi alcuni dei quesiti che ho posto al sindaco Leoluca Orlando attraverso un’interrogazione urgente. Infine, come se non bastasse, ci sarebbe un’ulteriore anomalia: chi ha chiesto i buoni spesa all’inizio di aprile attenderebbe ancora l’erogazione, mentre chi ha fatto la richiesta in questi ultimi giorni avrebbe già ricevuto le somme. Perché? Speriamo che il sindaco possa rispondere al più presto”.
Dal sindaco Orlando viene infine la smentita di alcune voci circolate qualche giorno fa circa la mancanza di fondi: “è assolutamente falso che il Comune non abbia più fondi per l’assistenza alle famiglie in difficoltà. Circa 5.300 stanno usufruendo o dei buoni spesa o della fornitura diretta di beni di prima necessità, e siamo sicuri di poter continuare a fornire l’assistenza anche a più famiglie, come per altro è dimostrato essere necessario. Mi auguro che nessuno, come già si era tentato alcune settimane fa, voglia soffiare sul fuoco di una evidente situazione di disagio, che va affrontata con lucidità, solidarietà e rispetto della legge”.
Al 23 aprile i dati relativi all’accesso al sistema di aiuti alimentari organizzato dal Comune di Palermo, in collaborazione con alcuni enti del terzo settore e del privato sociale si sono così riassunti: dopo il primo lotto di 15.000 istanze, di cui si è conclusa l’analisi, è attualmente in corso la verifica delle ulteriori 21.104 istanze pervenute.
Di questo secondo lotto di domande, in particolare, dopo le prime scremature, sono 13.960 le pratiche “candidate” al beneficio economico che stanno facendo pervenire le autocertificazioni.
Tra queste, poco meno di 2900 sono giunte a completamento: lo “stato dell’arte” registra 2.133 istanze accolte (cioè che danno diritto al contributo) 760 quelle escluse.
“Prosegue senza intoppi ma con grande meticolosità – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina – un lavoro che ormai da giorni coinvolge decine di dipendenti comunali e volontari delle associazioni, dei sindacati, delle parrocchie e della protezione civile per rendere quanto più spedito possibile il controllo delle pratiche. Un controllo necessario per evitare che le somme disponibili siano usate in modo improprio, ma che deve essere veloce per garantire presto assistenza a chi ha i requisiti”.