Si rivedranno la prossima settimana Leoluca Orlando e i partiti che si sono incontrati ieri a Villa Niscemi per affrontare il tema delle regionali del 5 novembre. Il prossimo vertice, come richiesto da Mariella Maggio in qualità di portavoce provinciale di Art.1-Mdp durante la riunione di oggi, sarà tra i leader regionali. Nel frattempo l’ex deputato Rino La Placa, su proposta di Orlando, ha avuto il mandato di lavorare a una bozza di programma con l’obiettivo di sintetizzare le istanze dei vari soggetti politici che siedono al tavolo, nato con l’aspettativa di esportare a livello regionale il “modello Palermo”, che ha permesso al professore di vincere alle amministrative. La ‘bozza La Placa’ dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo vertice. Il sindaco, pronto a lanciare la lista dei territori, ha suggerito ha rimarcato soprattutto la necessità di discontinuità col governo di Rosario Crocetta, auspicando l’unità del fronte anche nell’ipotesi che il presidente uscente confermasse la propria candidatura. Una linea che comunque necessiterà di un accordo che appare tutto in salita. Al vertice infatti non c’era il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, perché non invitato. C’erano altri leader regionali di partito: come l’ex ministro Totò Cardinale, animatore di Sicilia Futura, che nel suo intervento ha richiamato all’esperienza dell’Unione; i socialisti Carlo Vizzini e Nino Oddo, oltre a Mariella Maggio, rappresentante provinciale e regionale di Art.1-Mdp e agli esponenti di Sinistra comune. Assenti, come previsto, i centristi di D’Alia e gli alfaniani. Orlando avrebbe sostenuto che se si riuscisse a mettere insieme una coalizione compatta attorno a un programma ben definito (acqua pubblica, la gestione virtuosa dei rifiuti, i temi del lavoro e dello sviluppo oltre che la lotta per la legalità) il presidente del Senato Pietro Grasso potrebbe addirittura ripensarci rispetto al “no grazie” espresso quasi un mese fa rispetto alla proposta di candidarsi alla presidenza della Regione. In alternativa, Art.1-Mdp ha ribadito la necessità di una discontinuità rispetto al governo Crocetta sia sui programmi sia sul nome del candidato, che in questo quadro non potrebbe essere espressione dei partiti che sostengono l’attuale giunta regionale. Insomma l’intesa è abbastanza in salita, l’auspicio è che entro fine luglio si trovi la sintesi sul programma perché a metà settembre si dovranno presentare le liste per le regionali di novembre.