Palermo, 3 ottobre – Una cerimonia al Cimitero dei migranti di Castellammare del Golfo, con i racconti dello scrittore e cantastorie iracheno Yousif Latif Jaralla, per ricordare uomini, donne e bambini che negli anni hanno perso la vita cercando un futuro migliore in Europa. Si concluderà oggi, Giornata nazionale in memoria delle vittime della migrazione, Effatà, il progetto dell’associazione palermitana Nottedoro che dalla metà di settembre ha portato in giro per la Sicilia alcuni personaggi pubblici (l’attore Luigi Lo Cascio, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il comico Roberto Lipari) e alcuni richiedenti asilo con storie emblematiche alle spalle. Un progetto che culminerà con la realizzazione di un documentario diretto da Martino Lo Cascio, ideatore di Effatà, e da Antonio Macaluso e che vedrà nella giornata di oggi la sua tappa finale.
Effatà si concluderà, dunque, nell’ambito delle numerose attività inserite nella manifestazione organizzata dal Comune di Castellammare del Golfo per commemorare le vittime dell’Immigrazione. L’associazione Nottedoro realizzarà un laboratorio di disegno e scrittura dedicati alla migrazione all’Istituto comprensivo Pitrè con gli alunni delle classi di terza media a cui parteciperà un migrante ospite dello Sprar di Castellammare del Golfo. Alle 11,30 il cantastorie iracheno Yousif Latif Jaralla narrerà una storia sulla migrazione presso il Cimitero dei Migranti e a seguire saranno consegnati alle autorità laiche e religiose i disegni, le poesie e i pensieri raccolti in ogni tappa toccata da Effatà nei banchetti organizzati dall’Arci Sicilia, dalla Croce Rossa Italiana comitato di Trapani e dai Missionari Laici Comboniani. Infine, sarà deposta al cimitero “Il bocciolo”, l’opera dell’artista Giuseppe Agnello che è stata utilizzata come una sorta di testimone durante tutte le tappe di Effatà. E’ prevista anche una lettura di racconti a cura del circolo Metropolis. Nel pomeriggio continuano le iniziative del Comune di Castellammare con una tavola rotonda del circolo Metropolis al teatro Apollo di Castellammare alle 18 dal titolo “Raccontare Lampedusa”, con scrittori, medici e esponenti del mondo del volontariato.
Termina così il progetto Effatà partito lo scorso 13 settembre che ha toccato Caltanissetta, Trapani e Palermo, un cammino tra Sprar, centri d’accoglienza, Cara, porti e luoghi importanti per il fenomeno migratorio. Un cammino lungo due settimane, partito da Caltanissetta con Luigi Lo Cascio e Noufou Yabrè, richiedente asilo del Burkina Faso, continuato a Trapani con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e Khan Toseef Ahmed, rifugiato politico del Kashmir fuggito dal Pakistan perché perseguitato a causa del suo impegno politico, e ultimato venerdì a Palermo con il comico Roberto Lipari e Christopher Goddey, richiedente asilo nigeriano, che ha dovuto lasciare il suo paese perché chi come lui è di religione cristiana lì rischia violenze e ritorsioni. La tappa di Palermo ha attraversato il centro storico della città: dal foro italico, dove gioca a calcio extra la squadra interamente composta da immigrati, passando per lo Sprar del Cresm dove c’è stato l’incontro con altri richiedenti asilo, al Centro Astalli dove si insegna l’italiano agli immigrati, all’oratorio di Santa Chiara a Ballarò ed infine al Circolo Arci Porco Rosso particolarmente sensibile a questi temi. In chiusura Martino Lo Cascio, ideatore del progetto, così commenta “Un’esperienza esaltante dove tutti abbiamo appreso qualcosa e ci si è “aperti” all’altro. Effatà è stato un respiro che guarda al futuro, un viaggio intessuto di dialoghi per ricordare chi non c’è più, per ospitare con dignità e fraternità chiunque approdi nella nostra terra”.