Il 2019 è stata un’annata speciale per i vini: un’estate poco piovosa, le temperature sopra la
media, hanno subito fatto capire ai viticoltori, che sarebbe stata, appunto, un’annata particolare. E
durante la pandemia, le vendite di vino, almeno quelle on line, hanno avuto una forte
crescita.
Una bevanda speciale, il vino, le cui prime tracce ci arrivano dal
mondo degli antichi Sumeri, ma anche fra i Greci e i Romani dove la coltivazione dell’uva e la
sua trasformazione in vino era abbastanza diffusa. E mentre il lavoro dei campi era
considerato pesante e duro, quello della vendemmia, al contrario, era un momento di festa.
Il popolo ebreo attribuiva alla vite un significato religioso tanto che veniva utilizzato anche
nella sacra cerimonia della Pasqua. Gesù stesso, duemila anni fa, ha dato al vino, possiamo
ben dire, la sua consacrazione definitiva. Barbera, Aglianico, Chianti, Lambrusco… sono
tanti i vini italiani ed in particolare siciliani con una lista nutrita di binachi, rossi e rosé.
Bene rosé come quello presentato di recente dalla ditta Donnafugata guidata da Antonio e
Josè Rallo. La vendemmia per Donnagudata è iniziata l’1 agosto, con qualche giorno di
anticipo, nella Tenuta a Contessa Entellina – nel cuore della Sicilia sud-occidentale – con la
raccolta dello Chardonnay e del Pinot Nero destinato alle basi per lo spumante. La raccolta
sta proseguendo con lo Chardonnay che via via raggiunge la maturazione in altri vigneti.
“L’annata 2020 a Contessa Entellina presenta delle ottime premesse qualitative – afferma
Antonio Rallo wine-maker dell’azienda di famiglia – e proseguirà sino a fine agosto e
settembre con le altre 17 varietà coltivate. Abbiamo buone previsioni anche per le tenute di
Pantelleria dove la raccolta dello Zibibbo è iniziata dopo Ferragosto, e nella Sicilia
orientale, a Vittoria, dove la vendemmia di Nero d’Avola e Frappato sarà a settembre. Sul
versante nord dell’Etna prevediamo di iniziare la vendemmia del Carricante verso la fine di
settembre.”
Per celebrare l’inizio della vendemmia, da oltre 20 anni, il 10 di agosto, la
Tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina si è accesa di luci, suoni e colori.
L’occasione è stata la manifestazione Calici di Stelle 2020, un’occasione questa per riscoprire il
piacere di una convivialità più intima e ricercata, all’insegna della sicurezza per un numero
più limitato di winelovers. Un’esperienza da “Mille e una Notte” per celebrare l’incontro
del vino con la musica e la cultura gastronomica, nei luoghi dove è nata Donnafugata. Una
full immersion nella natura siciliana, dalla vigna all’affascinante giardino di famiglia.
Antonio Rallo ha presentato la sua selezione delle più prestigiose etichette, tra le quali
alcune annate storiche testimoni di un’eccellenza artigianale di straordinaria longevità: in
degustazione i bianchi Vigna di Gabri 2011 e Chiarandà 2006, un prodigioso Tancredi 1998
e un rarissimo Mille e una Notte 1996, icona di Donnafugata. Presente anche la produzione
di Vittoria, con il Bell’Assai Frappato 2018 ed in particolare il Vulcano rosato 2019 e il cru
Fragore 2017 presentato in anteprima. Infine, Pantelleria, con un principe dei vini dolci, il passito Ben Ryé 2013.
Josè Rallo, inoltre, la voce solista, dopo il Blue Note di New York e l’evento al Museo dell’Acropoli di Atene, ha proposto un’inedita performance del Donnafugata Music&Wine: un’esperienza multisensoriale per abbinare ad ogni vino, un brano musicale il cui andamento ritmico ha accompagnato le sensazioni della degustazione. Il repertorio ha previsto alcuni brani inediti, appena registrati al Regio Teatro Santa Cecilia della Fondazione The Brass Group che torna a collaborare al Donnafugata Music&Wine, per il terzo CD di prossima pubblicazione. Insieme a Josè
Rallo, alcuni maestri della Fondazione: Diego Spitaleri e Fabio Lannino che hanno curato
anche la direzione musicale del progetto, Sebastiano Alioto e Vito Giordano. Completano il
cast Vincenzo Favara, Vincenzo Toscano ed Ermanno Nuzzo.
Un Calici di Stelle che vuole anche dare risalto alla ripresa del mercato del vino. Finita la fase di lockdown, la ripartenza per Donnafugata è stata subito promettente: ristoranti e wine-bar hanno man mano ripreso l’attività con la voglia di recuperare il più possibile il terreno perduto e i
consumi sono stati alimentati dai tanti appassionati che non vedevano l’ora di andare fuori
casa alla ricerca di una ritrovata convivialità. Sebbene il turismo stia risentendo di una
limitata affluenza straniera, anche gli alberghi soprattutto in Sicilia, stanno registrando
una buona ripresa, garantita prevalentemente dalla presenza di Italiani.
“Sui mercati esteri – afferma José Rallo – la ripresa è a macchia di leopardo, ma gli
elementi per nutrire un ragionevole ottimismo non mancano. Al calo dei mercati nei quali
l’emergenza sanitaria è in pieno corso come gli Stati Uniti, fanno da contraltare Paesi quali
Germania e Corea dove stiamo registrando una crescita incoraggiante. La qualità e la
gamma dei nostri vini, la voglia di reagire facendo squadra e innovando, dalla
comunicazione all’e-commerce, penso che ci abbiano aiutato molto a superare i momenti
più difficili”.