“Ci troviamo qui dove poco più di un mese fa, il 25 novembre, ci interrogavamo sulla sorte di questo straordinario medico che ha messo a rischio la propria vita per sconfiggere questa malattia nel continente italiano. Oggi annunciamo ufficialmente la guarigione del nostro paziente“. Lo ha detto Valerio Fabio Alberti, commissario straordinario Ifo-InmiI (Irccs Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani), in merito a Fabrizio Pulvirenti, il medico siciliano ricoverato dopo aver contratto l’Ebola in Sierra Leone. “È il risultato di un lavoro di squadra – ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa – sono state effettuate scelte terapeutiche complesse, monitoraggi continui e l’istituto Spallanzani è stato coinvolto per intero”.
“Dopo i primi giorni durante i quali, per mantenere la mente impegnata, cercavo di analizzare ogni sintomo, c’è stato un momento in cui la luce si è spenta, per un periodo di due settimane il medico è stato spiazzato dal paziente. Di quel periodo non ricordo più nulla”, ha detto Pulvirenti, presente alla conferenza stampa. “Con il personale – ha affermato – si è creato un rapporto amichevole, di affetto. Li abbraccio uno per uno per quello che hanno fatto per me”. “E’ impossibile ricostruire il momento del contagio, per quanto mi riguarda sono cosciente di aver eseguito tutte le procedure in maniera corretta – ha aggiunto Pulvirenti -. Tornerò in Sierra Leone per terminare quanto iniziato, anche se per un periodo limitato, una volta che avrò ricostruito il mio tono muscolare. Non sono un untore e non sono un eroe, sono stato meno fortunato dei miei colleghi”. “Un minimo di contributo – ha concluso – credo il mio caso lo abbia dato alla comunità scientifica internazionale, un caso in più da studiare, per analizzare la malattia”.
“L’Italia comincia l’anno bene, con una bellissima notizia e con la dimostrazione di quello che siamo capaci di fare, a partire dal lavoro di Fabrizio e dei medici di Emergency, fino ai medici sulle navi che aiutano i migranti che tentano gli sbarchi in Italia”, ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha poi annunciato: “Premieremo la medaglia d’oro al valore Emergency e pensiamo così di premiare tutti i medici delle Ong che mettono la loro vita a disposizione degli altri, poi daremo una onorificenza a Fabrizio per il suo coraggio“.
“Questa è l’Italia vera e ricordiamocelo anche nei prossimi 364 giorni dell’anno. Storie di ordinario coraggio che diventano straordinario perché non siamo abituati a sentirle – ha aggiunto -. Questo è l’esempio di una squadra che ha funzionato. Ringrazio tutto il coordinamento che c’è stato dietro, che ha dimostrato grande capacità. Intorno a questo caso c’è stata una collaborazione mondiale per dare supporto a questa struttura di grande eccellenza”.
Della vicenda ha parlato anche il premier Matteo Renzi, su Twitter: “Grazie a medici e personale dello Spallanzani per la loro straordinaria professionalità. In bocca al lupo a Fabrizio: buon lavoro #buon2015″.
Il Sindaco Leoluca Orlando ha avuto oggi un colloquio telefonico con Gino Strada, fondatore dell’Associazione Emergency di cui fa parte Fabrizio Pulvirenti, il medico siciliano guarito da Ebola ed oggi rientrato a casa in Sicilia.
“Ho ringraziato il nostro concittadino onorario – ha detto Orlando – per l’ impegno suo e di Emergency nel mondo, sempre a fianco degli ultimi e delle vittime di guerre e tratte.
Gli ho rinnovato il mio sostegno anche per quanto fatto dalla sua organizzazione in città.”