Swissmedic, l’agenzia governativa svizzera per l’approvazione di nuovi farmaci, ha accolto la richiesta avanzata dall’ospedale universitario di Losanna per condurre uno studio clinico di un vaccino sperimentale per l’ebola. La sperimentazione sarà svolta con il sostegno dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) su 120 volontari sani che lavorano come operatori sanitari nei Paesi dell’Africa occidentale colpiti dall’epidemia dell’ebola. Lo studio, ha fatto sapere Swissmedic, è una continuazione delle sperimentazioni condotte negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Mali su un vaccino basato su un adenovirus degli scimpanzé geneticamente modificato. Il vaccino è stato sviluppato dall’Istituto nazionale della sanità Usa e da GlaxoSmithKline, in parte grazie ai finanziamenti offerti dai governi di Washington e Londra. GlaxoSmithKline ha fatto sapere che potrebbe essere in grado di produrre circa un milione di dosi del vaccino al mese entro la fine del 2015.
Un secondo possibile vaccino contro l’ebola è stato sviluppato dall’Agenzia della sanità pubblica del Canada e brevettato da una piccola casa farmaceutica statunitense, NewLink Genetics. Il vaccino è stato inviato all’Istituto di ricerca Walter Reed Army per test su volontari sani, e i risultati preliminari sono attesi entro dicembre. Per il momento non esistono farmaci né vaccini confermati contro l’ebola, soprattutto perché la malattia è molto rara; di conseguenza governi e organizzazioni non erano disposti a donare fondi per la ricerca di una cura. La nuova epidemia della malattia ha tuttavia spinto Paesi in tutto il mondo a destinare diversi milioni di dollari per la lotta contro il virus. (La Presse)