Domenico Caravello vince per la terza volta il titolo italiano
Palermo 07 marzo 2024
Domenico Caravello, palermitano residente nel Quartiere di Partanna Mondello, per la terza volta è nuovamente campione Italiano di Muay Thai categoria 75 kg. Élite . Il giovane atleta ha battuto Tommaso Cortesi, atleta che si allena alla “Muay Farang” di Cassarino. e quindi ha trionfato lo scorso 24 febbraio ai campionati italiani assoluti, che si sono svolti a Roma .
Siamo andati a incontrare Domenico, un ragazzone di otre 1,85 di statura e 21 anni da compiere a Luglio, che ha confermato il suo titolo italiano di Muay Thai.
Lo troviamo ad allenarsi nella sua palestra che è la Strong Gym By Muay Thai di Palermo; la palestra gestita dal padre, il maestro Nicola Caravello, 54 anni Tecnico di pugilato e maestro di Muay Thai e coach della Nazionale Juniores di Muay Thai.
Distogliamo il Maestro Caravello dalla sua attività e lo invitiamo a presentarci il “suo” Campione.
D. Maestro Caravello ci descriva Domenico che ancora una volta si è confermato Campione Italiano. Ci dica da quanto tempo è che pratica sport di combattimento?
R. A Domenico la passione per gli sport di combattimento inizia subito da piccolo. Infatti ragazzino comincia a praticare sia pugilato che Muay Thai . Da registrare che già a 13 anni viene convocato in nazionale nella “Scool Boys” di pugilato e vince un paio di tornei importanti come il torneo Alberto Mura .
Domenico nello stesso momento pratica anche la Muay Thai che per fattore sanitario gli incontri vengono disputati anche all’età di 13 anni, ma vengono vengono fatti a “contatto leggero”. Tale esperienza però gli serve perché lo aiutano a “crescere”, Infatti presto vince una Coppa Italia a Torino di Muay Thai.
D. Maestro Caravello, Domenico ha solo esperienze nazionali nel senso che ha combattuto solo in Italia?
R. Intanto preciso che Domenico sino ad oggi in Italia ha già vinto tre tornei federali. Poi a 18 anni ha conquistato un secondo posto ai mondiali di Bangkok e riesce ad arrivare terzo agli europei. Dico riesce perché comunque anche gli europei per me sono come un mondiale perché ci sono molti atleti che provengono dall’estero che rendono i tornei veramente “duri”.
Negli ultimi anni Domenico ha acquisito una discreta esperienza combattendo all’estero. E’ partito anche con la nazionale Nazionale Europea per disputare gli “European Games” che sono i giochi olimpici europei facendo un’esperienza in una categoria di peso che non è la sua perché non era prevista una 75 kg quindi ha dovuto lottare contro un atleti che avevano 81 kg di peso.
D. Ci parli di Roma, cioè del campionato appena terminato. Cosa ci può dire in proposito? Quanti atleti hanno partecipato?
R. Il Campionato Italiano svolto a Roma, che si svolge ogni anno, ha visto per la prima volta una numerosa partecipazione. Si sono confrontati circa 450 atleti in tutte le categorie ad iniziare da quella dei bambini. Si è combattuto su cinque ring. Questa cosa( i 5 ring allestiti), mi ha piacevolmente meravigliato perché nella mia esperienza di Coach federale non avevo mai visto una si bellissima organizzazione nei vari campionati accompagnata da una così numerosa partecipazione. Mai vista neanche nei tornei fatti in Turchia, negli Stati Uniti (Alabama) e in Thailandia.
D. Cosa ci può dire dell’atleta che è anche un giovane e quindi ha anche le sue priorità che non sono solo sportive?
R. Per me la cosa importante è che Domenico, che si appassionato e si continua ad appassionare alle discipline di combattimento non tralasci gli studi scolastici. Sono contento che nel frattempo si sia diplomato al Liceo linguistico e oggi frequenti l’Università nella Facoltà di Scienze motorie. Sono felice che cerchi di prepararsi il suo futuro non staccandosi dallo Sport che per me è maestra di vita. Lui combatterà fino a quando lui vorrà. Allenare mio figlio è sempre un’emozione indicibile accompagnata da tanta soddisfazione ed emzione specialmente quando lo si segue “all’angolo” del ring.
Domenico è un atleta fantastico, molto educato, perbene e dedito all’allenamento anche se non è un santo come tutti i ragazzi riesce a fare delle rinunce, ma ci sono i momenti di svago che offre la vita per crescere
D. Maestro Caravello ci parli intanto della disciplina nel senso di come la vive lei e come la fa vivere ai suoi atleti. Ci parli della sua palestra; viene frequentata solo da atleti che disputano tornei oppure anche da semplici appassionati?
R. Nella nostra scuola le porte sono aperte a tutti . Annoveriamo tra i nostri frequentatori piccoli atleti che partono dai 5 anni di età, a senior di 60 anni. I nostri sport possono essere praticati da chiunque, sia a livello amatoriale che a livello agonistico. Abbiamo un buon numero di agonisti e un professionista anche di boxe che si chiama Alex Innusa. Per lui già siamo in procinto di firmare un contratto con un importante manager italiano. I miei ragazzi sono atleti che devono essere disposti, a partire spesso, perché oltre alle manifestazioni che facciamo a Palermo ci sono manifestazioni che si svolgono in tutta Italia e in tutta Europa. Un atleta che gravita nelle nazionali deve essere disposto ad avere sempre la valigia pronta. La preparazione la ritengo fondamentale come fondamentale è capire che ci può essere sempre la “prossima volta” perché è sempre importante non farsi male. Io sono conosciuto nell’ambiente perchè sono sempre protettivo verso i miei ragazzi. Con tutto il rispetto per chi lo pratica, ma non parliamo di partite di ping pong, quindi l’attenzione è sempre massima.
D. Come disciplina di lotta oltre che a livello sportivo, lei la consiglia anche a persone che desiderano difendersi dai malintenzionati?
R. E’ uno sport che dà “un indirizzo” ai giovani d’oggi. E’ uno sport che è regolamentato dalla Federazione è si basa molto sulla disciplina ad aumentare l’autostima. Quindi un praticante di Muay Thai già con la sua “aurea” scoraggia il bullismo.
Parliamo ora con il campione che non ci nasconde la sua soddisfazione perché, ci confessa, che proviene da un anno “difficile” e che ritiene che finalmente stia ripartendo da dove ha dovuto interrompere. Questo risultato ottenuto lo ripaga dalle delusioni patite.
Domenico, ci sembra carico e ben intenzionato ad affrontare il prossimo appuntamento prestigioso che sono i Campionati mondiali che si terranno ad Atene.
Però lasciamo che il nostro lettore ascolti le sue parole
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