Alla Regione, a quanto pare, complice involontario il programma di Massimo Giletti, “L’Arena, è continuato il “duello” tra l’On. Stefano Zito, parlamentare Penta Stellato e il collega di assemblea Pippo Gennuso del Partito dei Siciliani – MPA. Il secondo, ha preso spunto da quanto ha brevemente accennato nel programma un consigliere comunale di Siracusa e ha presentato un’interrogazione parlamentare perché, a suo dire, la madre del collega Zito avrebbe ricevuto benefici sfruttando la posizione politica del figlio. Di seguito trascriviamo l’interrogazione dell’On. Gennuso e il comunicato di controreplica che ci è pervenuto pochi minuti fa.
Questa l’interrogazione di Pippo Gennuso – Il deputato regionale all’Ars, Pippo Gennuso, ha presentato un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione, Rosario Crocetta ed all’Assessore regionale alla Formazione, Mariella Lo Bello, per un decreto assessoriale della Regione Siciliana, (assessorato Lavoro Dipartimento Formazione), per avere dato incarico alla signora Maria Italia, madre del deputato regionale del M5s, Stefano Zito, quale presidente della Commissione esami dei corsi di formazione indetti dall’Unione Europea, riservati alla categoria C.
Gennuso – nell’interrogazione – chiede di sapere se la signora Italia ha i titoli per assumere tale incarico, oppure ci sarebbero state indebite ingerenze per la nomina. Risulta – prosegue Gennuso- che la madre dell’on Zito oltre a questo incarico ha ricevuto per incanto, la titolarità del recapito (ex ufficio di collocamento di Solarino) anche questo posto riservato solo alla categoria funzionari. Peraltro in questo incarico la signora non sembra molto presente in quanto vi si reca sporadicamente. Per onore del vero, questo incarico pare sia a titolo gratuito ma serve per accumulare punteggi per avanzi di carriera. Ancora per accumulare punteggi, la signora Maria Italia, viene costantemente inviata ad espletare corsi di perfezionamento lautamente ricompensati riservati esclusivamente ai funzionari, categoria alla quale lei non appartiene, in violazione alle gerarchie degli uffici pubblici.
Questa la controreplica di Stefano Zito – “Sono completamente destituite da ogni fondamento le notizie alla base degli attacchi indirizzati a mia madre contenute in una interrogazione a firma dell’onorevole Gennuso. Mia madre ricopriva incarichi di presidente di commissione addirittura prima che nascesse il M5S. Ho già dato mandato ad un legale di procedere nelle opportune sedi”.
Insomma il “duello” continua e stando alle ultime dichiarazione anche in sede legale. Certo non sembrerebbe tanto signorile, però, calare nelle beghe politiche anche i familiari dell’avversario, ma forse il clima caldo che per adesso vive la politica regionale ha contagiato proprio tutti.