Al termine di due giorni di presentazioni e pitch sono stati nominati i vincitori della XVII edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, ospitata quest’anno dall’Università di Catania nell’affascinante Monastero dei Benedettini con il titolo “Verso il futuro sostenibile”.
Il PNI – a cui concorrono i migliori progetti d’impresa innovativa vincitori delle 16 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono le 47 università e incubatori associati, oltre a numerose istituzioni – ha visto quest’anno la partecipazione di oltre 3.000 neoimprenditori, per un totale di quasi 1.000 idee d’impresa e più di 400 business plan presentati. I vincitori sono stati selezionati tra le 69 startup finaliste da una Giuria composta da esponenti del mondo dell’impresa, della ricerca universitaria e del venture capital sulla base di criteri come valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato.
“Un’edizione, quella 2019, che ha premiato una startup in grado di sviluppare un dispositivo innovativo, le cui applicazioni possono migliorare anche la diagnostica medica, a dimostrazione – commenta Giovanni Perrone, presidente di PNICube e Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo – di come l’innovazione proveniente dalla ricerca di università ed enti pubblici di ricerca italiani sia al servizio della sostenibilità nella sua più ampia accezione.”
La startup TriPie già vincitrice dell’edizione 2019 di StartCup Sicilia, si è aggiudicata il Premio “Innovazione Health Care” AIIC, messo a disposizione dall’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, rivolto allo sviluppo di soluzioni per l’innovazione tecnologica nell’erogazione dei servizi sanitari.
La startup palermitana beneficerà di un coach per lo sviluppo del progetto d’impresa presentato e godrà del supporto dell’Associazione nell’individuazione di siti ospedalieri disponibili per la sperimentazione clinica, oltre alla partecipazione con stand al prossimo Convegno nazionale Aiic che si terrà a fine maggio 2020 a Milano. Ha commentato Paolo Pari, membro del direttivo Aiic e coordinatore della giuria specifica del premio: “Per noi è fondamentale continuare a far emergere le migliori esperienze e progettualità nell’ambito delle tecnologie applicate alla sanità creando nel contempo una relazione autentica e continua con il mondo dell’ingegneria clinica”.
TriPie è un dispositivo che permette una misurazione accurata della pressione e della frequenza cardiaca integrabile in qualsiasi piccolo dispositivo come uno smartwatch o un braccialetto. “La tecnologia che abbiamo sviluppato si chiama 3PE, acronimo di Photo-Plethysmo-Pressure-Evaluation – dichiara Francesco Scardulla – e permette il monitoraggio, con un solo dispositivo, dei tre differenti parametri fisiologici più significativi: la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e l’ossigenazione del sangue”. Il team è composto da: Francesco Scardulla, Leonardo D’Acquisto, Jacopo Vigna, Sijung Hu e Nicola Montinaro del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo.
Tra le Startup Siciliane si è distinta anche Kazaam Lab selezionata dalla giuria tra i quattro finalisti del Premio settoriale ICT.
La startup in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo ha realizzato Phoenix, una Piattaforma di Big Data Analytics per la Medicina di Precisione; il team è composto da Andrea De Salve, Salvatore Morfea, Simona Ester Rombo e Simona Panni.
Entrambre le startup sono assistite dal Consorzio ARCA (consorzio per l’applicazione della ricerca e la creazione di aziende innovative) nell’ambito delle attività della Rete europea Eit Health InnoStars.
ARCA, in qualità RIS Coordinator per i progetti EIT Health, opera sul territorio siciliano per coinvolgere nei programmi di sostegno e accelerazione le iniziative imprenditoriali più meritevoli, con l’obiettivo di far emergere possibili sinergie tra coloro che creano innovazione per il sistema sanitario in Sicilia, i policy makers e gli stakeholders siciliani.