giovedì, 26 Dicembre 2024
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HomesocialeNuovo dormitorio di via Messina Marine

Nuovo dormitorio di via Messina Marine

Sono 25 i pasti giornalieri che la COT Ristorazione garantirà giornalmente agli ospiti del secondo dormitorio comunale di via Messina Marine 15, destinato all’accoglienza di persone senza dimora e in grave marginalità adulta. Una realtà, quest’ultima, inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dell’ex assessore alla Cittadinanza Sociale, Agnese Ciulla, del nuovissimo assessore, Giuseppe Mattina, del responsabile della struttura, Marco Guttilla, del presidente di Cot, Emanuele Ribaudo, ma soprattutto dei tanti attori – ospiti compresi – che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto.

“Un momento importante per la città di Palermo – afferma Emanuele Ribaudo – al quale abbiamo deciso di partecipare dando una mano di aiuto. Un altro tassello in questo mosaico di realtà che operano quotidianamente nel sociale per rendere più bella la nostra città. Siamo felici di potere dare il nostro contributo alla realizzazione di un percorso virtuoso e solidale che si alimenta con la presenza di tante risorse, senza le quali saremmo carenti di tante cose, prima tra tutte la capacità di guardare chi ci sta accanto”.

A gestire il dormitorio è l’Istituto Opera Don Calabria di Termini Imerese, accreditato dal Comune di Palermo a dare riparo e assistenza a 24 persone, uomini e donne, che vivono in condizione di estrema precarietà o che, per situazioni contingenti, si trovano all’improvviso privi di un alloggio e/o di fonte di sostentamento.

COT Ristorazione non è nuova a progetti di carattere sociale. E’, infatti, da tempo vicina al Centro “Padre Nostro” di Brancaccio come anche, a “Il Giardino di Madre Teresa” che sorge in piazza dell’Origlione 10, a Ballarò. Uno spazio ludico ricreativo, dedicato ai bambini e alle bambine di età compresa tra 1 e 5 anni, gestito dal’associazione “Kala onlus”. A entrambe le strutture la cooperativa fornisce i pasti che le aiutano a portare avanti le tante attività, senza gravare ulteriormente sulle loro esigue casse.

 

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