“L’equazione del vapore. Don Callo e Maristella a Ballarò: l’amore in una nuvola”: è il titolo del nuovo libro dell’autore palermitano Ugo Arioti che sarà presentato domani presso gli spazi della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, in corso Vittorio Emanuele 429 alle 17:00.
L’opera, edita da Qanat e arricchita dalla prefazione di Francesco Laterza, narra le rocambolesche avventure vissute da Callisto Tansic, palermitano di mezza età di origini slave, segretario di un istituto scolastico di Casa Professa, nel centro storico di Palermo: filosofo pitagorico, è l’unico a conoscere la lettura delle nuvole e del vapore che, a suo dire, racchiude i vettori dell’anima e dell’Universo intero.
Dopo essere stato insignito della nomina di ambasciatore della cultura palermitana nel mondo, viene intervistato da Maristella Marrani e, in occasione del loro incontro, scatta tra i due un forte sentimento: insieme, vivranno un anno esaltante tra i vicoli di Ballarò, il mercato storico che fa da sfondo alle vicende narrate e che rappresenta il vero protagonista delle pagine del libro che, non a caso, è il primo a essere pubblicato nell’ambito della collana BallaRoad di Qanat Edizioni.
A presentare l’iniziativa sarà, domani, il direttore della Biblioteca Centrale della
Regione Siciliana Carlo Pastena; ad introdurre il libro sarà invece lo stesso autore insieme alla giornalista Marianna La Barbera, che curerà la recensione. Agli attori Ninni Motisi e Pippo Montedoro, il compito di leggere alcuni passi dell’opera; previsti gli interventi dell’editore Toni Saetta e del pittore Stefano Zangara.
Ingresso libero.
Cenni sull’autore
Nato a Palermo il 15 marzo 1955, Ugo Arioti ama definirsi “un architetto arabo normanno col vizio della pittura e della scrittura”. Grande conoscitore della “sua” Palermo, dirigente della Regione Siciliana, Arioti è autore di diverse opere quali “L’Araba Fenice alla taverna Paradiso” e “Il nome del padre”.
Lo stile letterario che lo contraddistingue si caratterizza per la forte componente realistica mescolata all’ironia che si esprime spesso attraverso l’alternanza dell’utilizzo del dialetto siciliano e della lingua italiana.